Governo Draghi, è il giorno delle consultazioni: tutti gli uomini del nuovo premier. È il giorno delle consultazioni di Mario Draghi.
L’ex presidente della Banca centrale europea
E' salito ieri al Quirinale e ha ricevuto dal capo dello Stato l’incarico formale per la formazione del nuovo governo.
Come da prassi, il presidente incaricato ha accettato «con riserva», preannunciando un giro di consultazioni con le forze politiche per valutare se potrà formare un governo tecnico o politico e, soprattutto, per capire se riuscirà ad avere i numeri per la fiducia in Parlamento.
Il sostegno al governo non è scontato:
Il Movimento 5 Stelle è diviso, anche se al termine del vertice con Pd e Leu è stato stabilito di mantenere una linea politica unitaria, e anche nel centrodestra emergono linee diverse- Giorgia Meloni propende per l’astensione, Berlusconi è possibilista, Salvini continua a chiedere elezioni pur non escludendo un appoggio a Draghi.
Intanto inizia il toto-ministri: avanza l’ipotesi che restino nell’esecutivo guidato da Mario Draghi i ministri uscenti Lamorgese, Boccia e Franceschini. E potrebbe esserci un posto da ministro degli Esteri o da vicepremier anche per Giuseppe Conte.
Tutti gli uomini del Presidente
Come riportato da "Il Sole 24 ore” Daniele Franco, 67 anni, da poco più di un anno direttore generale di Banca d'Italia e presidente Ivass, già Ragioniere Generale dello Stato, che Draghi da Governatore aveva promosso a capo della ricerca economica, posizione strategica anche nei rapporti con il mondo della politica (è il funzionario generale che va spesso in audizione in Parlamento). Il suo nome circolerà molto nelle prossime ore.
Fabio Panetta
61 anni, ex dg di Palazzo Koch e da un anno membro del board della Bce, molto stimato da Draghi. Ma un suo trasloco da Francoforte verso il governo è considerato al momento escluso: anche in caso di un suo assenso, nell'insieme delle considerazioni da fare c’è che è molto più strategica la sua posizione attuale. A parte il fatto che in caso di dimissioni non è affatto scontato che quella posizione sarebbe nuovamente assegnata all’Italia.
Il vice direttore generale Luigi Federico Signorini
Fu suo assistente all’Università di Firenze negli anni '80. Buoni rapporti e stima anche con Andrea Brandolini, vice Capo del Dipartimento economia e statistica, con Patrizio Pagano, ora capo della Segreteria Particolare, appena rientrato dalla Banca Mondiale di Washington, e Magda Bianco, da poco promossa a capo del Dipartimento di tutela dei risparmiatori.
Piero Cipollone
E' l’altro vicedirettore generale che potrebbe dare un supporto importante a Draghi, vista anche la consulenza svolta a Chigi per il governo Conte-1.
Nel mondo della Bce Draghi può contare su rapporti duraturi che vanno oltre gli incarichi ricoperti.
Anzitutto Ignazio Angeloni
Già membro della del Supervisory board della vigilanza bancaria di Francoforte e con un passato in Bankitalia, che ha collaborato da vicino negli otto anni di presidenza. Molta stima anche con Andrea Enria, presidente del Ssb, e con l’economista Lucrezia Reichlin, che fu a capo della ricerca economica Bce fino al 2008, ma ha continuato a frequentare gli eventi dell’istituto invitata da Draghi, tra cui il simposio annuale di Sintra (Portogallo).
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