Marco Eletti, resta in carcere. Il 33enne è accusato di omicidio nei confronti del padre Paolo ma anche del tentato omicidio della madre Sabrina Guidetti. Gli eventi sono avvenuti sabato scorso a San Martino in Rio, nella Bassa in provincia di Reggio Emilia.
Omicidio nel Reggiano, arriva la decisione del Gip
E' questa la decisione del gip Dario De Luca, dopo l'udienza di convalida, Marco Eletti, resta in carcere. Durante l'udienza l'indagato si e' avvalso della facoltà di non rispondere.
Il giudice non ha tuttavia convalidato il fermo per mancanza del pericolo di fuga. Viene accolta in ultimo l'istanza dell'avvocato difensore Domenico Noris Bucchi.
Gravi indizi di colpevolezza
Il Gip ha disposto comunque la misura di custodia cautelare nella casa circondariale di Modena dove Eletti si trova attualmente, ravvisando gravi indizi di colpevolezza.
Tra le diverse accuse contestate dal sostituto procuratore Piera Cristina Giannusa, titolare del fascicolo d'inchiesta e che coordina le indagini dei carabinieri, non sussiste la premeditazione del reato, ma solo l'aggravante del legame familiare con le vittime.
Omicidio di Avellino, i messaggi
S'indaga sul caso dell'omicidio di Avellino, dove ha perso la vita Aldo Gioia. Ma anche moglie e figlia sono finiti nel mirino della follia dei due giovani omicidi, i quali hanno pianificato tutto nel dettaglio.
"Pensavo che non ti sarebbe piaciuta la mia idea" scrive la 18enne Elena Gioia al fidanzato. Giovanni Limata le chiede se è sicura di uccidere anche la sorella:
"Ma anche Emilia, sei sicura?"
Gioia non ha dubbi al riguardo:
"Amo no, mia sorella non può rimanè. Capisci meglio cosa intendo per favore" insiste la ragazza rispondendo al 23enne. La conversazione agghiacciante prosegue così:
"Anche lei hai deciso?" le chiede nuovamente Giovanni Limata, che si accerta della volontà della ragazza di uccidere anche la sorella. La risposta di lei non lascia spazio a repliche:
"Sì, ho deciso: non rimane nessuno".
Gli inquirenti sono risaliti ai messaggi scambiati tra i due giovani, che hanno pianificato il delitto tramite conversazione online:
"Mi manchi". "Anche tu, quando li uccidiamo?".
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