Nelle ultime settimane sono diventati sempre più frequenti i furti di marmitte nel centro di Napoli ma anche in provincia. Gli automobilisti esasperati devono, dunque, far fronte ad un nuovo fenomeno di piccola criminalità in città.
Furti di marmitte a Napoli, le ultime novità
Nei giorni scorsi "Napoli Today" ha pubblicato foto in cui sono ritratte auto ribaltate sul ciglio delle strade del comune di Cardito. Ciò non sarebbe dovuto ad incidenti, ma ai furti delle marmitte degli autoveicoli. Ma perchè l'attenzione dei ladri è finita proprio sul dispositivo in questione?
Il catalizzatore è costituito dal palladio, un metallo raro, di colore bianco-argenteo. Il cui valore, considerato alla pari di oro e platino, è elevato in quanto ce n'è in poca disponibilità. Ciò spinge, sempre più di frequente, i rapinatori a rubarlo per poi rivenderlo.
La richiesta crescente è dovuta al suo utilizzo sia come catalizzatore che nell'ambito della gioielleria. Ma negli ultimi tempi è diventato un tesoro prezioso anche perchè viene utilizzato nelle auto a benzina e ibride di ultima generazione.
Denunce e arresto
Numerose sono state le denunce dei cittadini di Cardito. A detta loro, infatti, questi episodi di microcriminalità sarebbero figli dei mancati controlli delle forze dell'ordine, soprattutto di sera. I ladri, dunque, sarebbero liberi di agire indisturbati sul territorio.
Altri furti di marmitte, per la rivendita del palladio, sono stati riscontrati nel cuore di Napoli. Le forze dell'ordine hanno indagato sulla questione, indagine conclusa con l'avvenuto arresto di un 45enne di Pozzuoli con precedenti penali.
Il ladro si trovava presso il quartiere San Lorenzo quando è stato arrestato. Un auto dei carabinieri, nel corso di un servizio notturno, ha notato il ladro di marmitte mentre, con l'ausilio di una smerigliatrice, staccava il catalizzatore da un auto sita in via Giambattista Lorenzi.
L'uomo, originario di Pozzuoli, attualmente si trova in stato di fermo ed in attesa di giudizio. Sono, dunque, necessari dei controlli serrati sul territorio napoletano e provinciale, per cercare di contrastare questo nuovo e crescente fenomeno di microcriminalità.
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