Aggiornamenti sul caso Denise Pipitone. Il legale di Piera Maggio, Giacomo Frazzitta, ha richiesto la perizia grafologica alla consulente Sara Cordella di Venezia, grafologa forense, per accertare la paternità della firma sul registro delle presenze nel posto di lavoro di Anna Corona, ex moglie del papà biologico di Denise, Piero Pulizzi.
A riportare la notizia è l’Ansa. Il motivo della richiesta di Frazzitta sarebbe da ricondurre all'ipotesi che Anna Corona il giorno della scomparsa di sarebbe allontanata prima dell'orario dovuto dall'albergo nel quale lavorava come dipendente.
Nuovi retroscena sul caso Denise Pipitone a Rai Uno
Francesca Adamo, collega di lavoro di Anna Corona, nel corso di una intervista al programma di Rai Uno "La Vita in diretta”, ha ammesso di aver firmato lei il registro presenze dell’albergo, il cui orario d'uscita segnava le 15:30.
La donna ha aggiunto che intorno all'ora di pranzo del giorno della scomparsa di Denise Anna Corona sarebbe stata raggiunta sul luogo di lavoro dalle due figlie una delle quali, Jessica Pulizzi, è stata processata e poi assolta in via definitiva dall'accusa di sequestro di persona della bambina. La posizione di Anna Corona invece era stata archiviata.
Se la perizia grafologica dovesse confermare le dichiarazioni della collega di lavoro di Anna Corona cadrebbe uno degli alibi della ex moglie di Piero Pulizzi, la quale anche di recente ha ribadito la sua estraneità alla vicenda.
Anche a Mattino Cinque nuove rivelazioni
Del caso Denise Pipitone e di Anna Corona stamane, nel corso della trasmissione televisiva “Mattino Cinque”, ha parlato l’ex pm Maria Angioni. Angioni ha parlato di pedinamenti durante le fasi cruciali delle indagini dopo la scomparsa della bambina.
“Una volta, con il maresciallo Di Girolamo – che era entrato a casa di Anna Corona, ma non da solo, perché c’erano anche altri ispettori – aveva cercato, su mia disposizione, di mettere una cimice nella casa nel quartiere storico, per cercare di ascoltare le conversazioni della cerchia di amici di Jessica.
Doveva essere un’attività segreta, ma il maresciallo ha dovuto desistere: era pedinato da altri inquirenti. Anche quando abbiamo cercato di mettere la cimice a Giuseppe Tassaro, io stessa io ho avuto la sensazione di essere seguita”. Fonte: Fanpage
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