"Fedez era imbarazzato, ma l'imbarazzo del cantante più famoso d'Italia è stato bello, divertente e vero". Rosa Chemical, con un monologo sull'amore, a Le Iene torna sull'episodio che ha caratterizzato la serata finale del Festival di Sanremo 2023 scatenando polemiche.

"Ci ripetono che siamo liberi, per nascondere che tutta questa libertà in realtà non c'è. Almeno finché non te la prendi, e io me la sono presa".

Da questa affermazione nasce il bisogno di dirla tutta.

https://twitter.com/mixloueh/status/1625615944213995538?s=20&t=8ibHcWTPyhKZLBesQJLIbQ

Il monologo sull'amore di Rosa Chemical e le risposte punto per punto

Cara/o (scegli tu per me non fa differenza ma so che qualcuno potrebbe puntare il dito perchè non ho usato il genere giusto) Rosa Chemical, ho ascoltato il tuo urlo, ma ce ne sono anche altri ed una cosa mi hanno insegnato ed ho provato sulla mia pelle: se vuoi che gli altri ti ascoltino e ti rispettino fallo prima tu. Ed io l'ho fatto, ecco perchè posso ora prendermi anch'io il mio "urlo". Ti rispondo punto per punto e non da "sapientona", da "critica", "giornalista" e chi più ne ha più ne metta... Ma solo da persona umana come te, con le sue idee ed il suo senso di libertà, e soprattutto da donna alquanto emancipata, ribelle e poco conforme alle regole seppur con uno spiccato senso del dovere e della giustizia.

Rosa Chemical: "Ho sempre pensato alla musica come un mezzo, più che come un fine.
E Sanremo come un’opportunità, più che una gara.
Difatti oltre a una canzone, ho scelto di portare un messaggio. Libertà, uguaglianza, sesso, follia e anche un nuovo tipo di amore, con meno divieti"
.

La musica dai tempi che fu è sempre stato questo, un mezzo, per dire la propria, per denunciare, per farsi ascoltare e per trasmettere emozioni, fatti... Messaggi. La libertà, l'uguaglianza, il sesso, la follia, gli amori in tutte le loro forme sono più vecchie dell'esistenza dell'essere umano o quanto meno sono nati in concomitanza all'essere umano. Quindi perdonami ma non mi dici nulla di ciò che non sapevo già. Forse mutano solo i tempi e si "esagera" sempre più solo ed esclusivamente per essere la "novità" perchè altrimenti chi ci "caga"?

Rosa Chemical: "Lo so, ci hanno insegnato che per amarsi servono un uomo e una donna, che il tradimento è quando nella coppia subentra un’altra persona. E che certe cose è meglio tenercele per noi perché potrebbero spaventare chi non è predisposto al confronto".

E se vi dicessi che è vero, ma c’è dell’altro?

Se vi dicessi che due donne o due uomini si possono amare allo stesso modo in cui si amano un uomo e una donna?
Se vi dicessi che il tradimento è quando viene meno la fiducia e non c’entra nulla col sesso?
E se vi dicessi che esiste un tipo di relazione nella quale si può amare una persona e allo stesso tempo soddisfare i propri desideri sessuali al di fuori della coppia?
Se vi dicessi che non è normale considerare anormale una donna che pratica dell’autoerotismo?
E se vi dicessi che con il sesso si può giocare, sperimentare, esplorare, uscire dalla comfort zone, senza che il proprio piacere venga etichettato come “malato”?

Io: Per amarsi in senso di procreare che ci piaccia o meno, ma al momento servono ancora un uomo e una donna, un seme ed un ovaia, un pene ed una vagina. E non lo dico io, non lo dice la società ma la natura e fin quando questa non sarà smentita dalla scienza nulla possiamo fare se non piegarci ad essa: alla natura.

Per quanto concerne invece l'Amore, in senso di libertà di ognuno di noi di poter provare un sentimento per un uomo o una donna, per lo stesso sesso e/o genere, io non ci vedo nulla di strano. La storia insegna e spesso lo si dimentica.

L'antica Roma, l'antica Grecia (con la sua poetessa lesbica Saffo) erano civiltà gremite di amori omosessuali e se la storia lo racconta vuol dire che forse non era un tabù, non erano nascosti e/o emarginati. Ognuno si faceva i "fatti suoi" tra le proprie mura con chi gli pareva.

Personalmente non mi piace che la propria vita privata sia sbattuta in faccia agli altri, che siano etero e/o omosessuali. Ma se è il mio privato perchè devo renderlo pubblico, perchè rendere pubblica la mia intimità? Quello che mi piace fare sotto le lenzuola e che sia con l'altro sesso e/o con il mio stesso sesso ma saranno pure cazzi miei? E seppur mi piace il sesso alternativo, avere più partner o fare giochi, sperimentare, esplorare nuovi mondi e soddisfare fantasie erotiche... Ma anche queste saranno pur sempre affar mio?

Credi davvero, con tutto il rispetto possibile, che oggi oltre il duemila, seppur l'Italia una signora indubbiamente bigotta, servivi tu a sbatterlo in faccia sulla prima rete nazionale per ricordare all'umanità che siamo nati con i 5 peccati capitali? Credi davvero che nessuno nel suo privato pratichi e/o eserciti e soddisfi le propri fantasie che siano erotiche o meno?

E forse Rosa devi crescere ancora

Ed hai ancora tanto da vedere, capire, studiare. Il fatto che magari non se ne parli spudoratamente, ti è mai passato per la mente che forse se per una mezza Italia "bigotta", ce ne è un'altra che semplicemente vuole tener per se i suoi vizi e le sue fantasie e non per paura, ma per la LIBERTA' DI SCELTA DI VIVERE COME CAVOLO GLI PARE SENZA OSTENTARE E RENDERE PUBBLICO IL PROPRIO VISSUTO?

Nessuno è un "malato" se non di cancro, tumore, cuore, aids, e tutte le malattie vere tangibili e alle quali esistono cure e le si stanno perfezionando.

Chi ama a modo suo non è malato, è umano. La mitologia greca soprattutto ci racconta di uomini, metà uomini e metà animali perché ci si è accoppiati tra le due specie. Non sono di tale avviso, non mi piace, eppure tutt'oggi esistono persone che sperimentano anche questo: per caso glie l'hai visto fare su un palco? Oppure solo in luoghi afferenti e dedicati a ciò, tipo siti hard?

Queste persone sono malate? Perverse? Forse si, forse no... Non lo so e non mi interessa. Si divertono così? Buon per loro, forse non tanto per gli animali (e qui si aprirebbe tutta un'altra questione inerente agli animalisti e ai diritti e doveri della specie)... Ma il punto è solo questo ed è fondamentale: fin quando non intaccano la libertà di un altro essere umano, possono fare quello che più gli aggrada.

R.C.: Non accuso chi vive l’amore in modo più tradizionale, ma chiedo ascolto per chi non vuole più nascondersi, per chi ama la libertà.

Io: La libertà Rosa ha dei confini che riguardano l'altro: tu sei libera di fare ciò che vuoi fintanto non intacchi la mia di libertà. Perchè se tu vuoi la tua, io voglio la mia, e devi accettare che siano diverse. Non per questo io sono bigotta e tu moderna e all'avanguardia e/o viceversa.

R.C.: Per chi si è sentito sbagliato e invece era semplicemente diverso. Questo messaggio fa paura, o forse sono io, visto che la politica, ancor prima che aprissi la bocca, ha cercato di tapparmela.
Ho sempre amato essere un artista di rottura e, visto quello che è successo, qui qualcosa da rompere c’era, altrimenti avrei rotto solo le palle.

Io: Il tuo messaggio non fa paura, ma per quanto mi riguarda, tu che vuoi parlare di libertà, hai leso la libertà di un'altra persona che non la pensa come te e che è diverso da te.

Perchè mai se io salgo su un palco e dò del "negro" ad un uomo di colore oppure definisco "ricchione" un omosessuale vengo accusato ed etichettato come razzista e omofobo e tu che sullo stesso palco ledi il mio essere etero e meno anticonformista non dovresti essere etichettato e preso di mira come me?

Entrambi abbiamo varato dei limiti: quello della libertà e del buon costume, di usare termini e modi meno offensivi. Però io devo capire te e non additarti, ma tu non puoi capire me? E perchè? Abbiamo offeso entrambi, ma entrambi abbiamo detto la verità, dati di fatto.

Quindi Rosa, scusami e perdonami, ma questo non è essere un artista... E' solo rompere le palle al prossimo, ritagliarsi una fetta di "notorietà" perché altrimenti saresti passato/a inosservata a questo Sanremo, pur avendo un pezzo che nelle radio come si dice in gergo "scasserà", ma l'Ariston per sua natura più conformista non ti avrebbe dato credito. Tu volevi essere su quel palco, volevi essere ricordato/a su quel palco che guarda un pò è l'opposto di quello che sei tu.

Domanda: Non è contraddittorio che un'artista di rottura come vorresti essere pretenda la sua fama da un Festival di benpensanti e bigotti?

Il tuo è ostentare, non è libertà.

Rosa Chemical - Il riferimento agli altri artisti

R.C.: L’hanno già fatto altri, Renato Zero, Patty Pravo, Achille Lauro, non c’è niente di nuovo, ma se così fosse sarei passato inosservato.

Appunto l'hanno già fatto, e se vuoi essere davvero un artista di rottura, perchè non ti inventi altro? Perché non provi a "rompere" con la musica, con le tue capacità e competenze piuttosto che con l'esibizionismo?

Tu non volevi passare inosservato, ecco perchè li hai copiati "esagerando" ed "esasperando" cose già esistite e già viste perchè non avevi nulla di nuovo da offrirci.

Hai nominato dei mostri sacri della musica come Renato Zero e Patty Pravo. Erano e sono diversi, ognuno a suo modo ha dato spettacolo su quel palco. Ma uno spettacolo vero, attraverso forse dei travestimenti e soprattutto attraverso la musica. Nessuno dei due ha mimato un orgasmo, forse l'hanno cantato, ma quella è musica, quella è comunicare, trasmettere, denunciare.

R.C. E invece c’è chi si è scandalizzato per un po’ di make up, qualche tatuaggio, delle unghie smaltate

Achille Lauro, ha portato su quel palco, rappresentazioni bibliche e sì se ne è parlato, ma nessuno l'ha mandato al rogo, neppure il Papa, pur vivendo in un Paese prettamente cattolico e dove la religione ha man forte. E guarda un pò proprio Papa Francesco, in tempi non sospetti, mentre era in viaggio da Rio de Janeiro a Roma ha dichiarato «Chi sono io per giudicare un gay?Il catechismo della Chiesa cattolica dice che queste persone non devono essere discriminate ma accolte. Il problema non è avere queste tendenze, sono fratelli, il problema è fare lobby: di questa tendenza o d'affari, lobby dei politici, lobby dei massoni, tante lobby...questo è il problema più grave».

E l'ha detto un 86enne, a "capo" del Vaticano, della Chiesa

Smettiamola di fare le lobby, smettiamola di rompere le palle al prossimo e impariamo il rispetto della libertà altrui. Perchè è solo questo il tema reale. Non l'essere gay, transgender, anticonformista, diverso. E' solo non varcare la soglia della sensibilità, delle regole e della libertà altrui.

Perciò Rosa cresci, porta in alto le tue idee attraverso la musica, non il tuo aspetto. Non il tuo voler apparire perchè, per il momento, non hai nulla in più o in meno agli altri.

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