Nuova ordinanza in Campania, i Comuni si ribellano: "Non riapriremo le scuole". Sono tre i sindaci che hanno deciso di adottare questa misura. Mancano i presupposti per aprire e per evitare una strage di contagi, preferiscono mantenere gli alunni ancora in Dad.
Dunque, i bambini delle scuole di Marzano Appio, Mignano Monte Lungo e Presenzano non torneranno lunedì a scuola. Lo hanno deciso i tre sindaci dei Comuni che fanno parte dell'Istituto Comprensivo Mignano Monte Lungo-Marzano.
Secondo l'ordinanza regionale nella giornata di lunedì si sarebbe dovuti tornare tra i banchi ma i sindaci di Marzano Appio (Antonio Conca), Mignano Monte Lungo (Antonio Verdone) e Andrea Maccarelli (Presenzano) hanno deciso di prorogare la chiusura dei plessi e quindi di far continuare la didattica a distanza.
Le ordinanze di chiusura scuola in Campania
I tre primi cittadini hanno firmato le ordinanze che prevedono la chiusura delle scuole dall'11 fino al 15 gennaio. Quindi in pratica nei tre Comuni si dovrebbe ritornare alla 'normalità' solamente il prossimo 18 gennaio (sabato 16 e domenica 17 ovviamente già non è prevista didattica).
La decisione è stata rafforzata anche dalla nota della dirigente che ha sottolineato come manchino ancora troppi test per insegnanti, alunni e genitori.
Il provvedimento arriva a pochi giorni anche dall'ordinanza del sindaco di Arienzo che ha addirittura sospeso il rientro a scuola fino al 25 gennaio, in attesa che arrivino buone notizie dai vaccinati e dal calo dei contagi.
De Luca attacca il governo e anticipa una nuova ordinanza per la Campania: "Noi decideremo a fine gennaio"
Il governatore della Campania Vincenzo De Luca torna con la sua consueta diretta del venerdì e lo fa con parole pesanti nei confronti delle scelte del governo.
"In questi 2-3 mesi nonostante l'aggressione sciacallesca la Campania ha retto bene. A fine settembre inizio ottobre abbiamo retto con scelte coraggiose e rigorose per salvare la regione. E tenere fede all'impegno che la Campania rimanesse in mani sicure.
In Campania aspetteremo la fine di gennaio
Non prenderemo decisioni immediate. Dobbiamo capire se si evolverà l'epidemia dopo le festività e Capodanno e per questo aspetteremo l'ultima settimana di gennaio. Per adesso prudenza massima per scuola, mobilità e tutto il resto.
Sulle scelte del governo: "Non condivido la linea del governo italiano che è quella delle mezze misure: prolungare l'epidemia nei mesi e mandare l'Italia al manicomio, cittadini e categorie economiche.
Basta mezze misure
Le zone gialle, arancioni e rosse, la mobilità, la visita ai parenti... sono tutte idiozie che nessuno è in grado di controllare. Sono finzioni.
Sarebbero preferibili invece misure chiare e semplici piuttosto che creare situazione rispetto al quale nemmeno io saprei dirvi in che zona siamo. Date ristori economici o togliete le tasse invece di mandare all'esaurimento nervoso l'Italia intera.
Sul colore delle regioni: Io sono per un unico colore per tutta Italia, un'unica zona arancione, poichè sappiamo che intorno all'Italia i paesi sono rovinati. Servirebbe un'unica deroga per le regioni che si trovano in situazioni pesanti.
Basta misure mezze mezze, serve un atto di responsabilità per capire la conseguenza del periodo festivo. E' inutile aprire e chiudere. Noi vogliamo aprire tutto e per sempre che invece chiudere dieci volte di più".
Leggi anche:
Campania è ancora emergenza virus: i positivi superano i guariti. “Siamo in grosse difficoltà”
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo