Campania alla deriva, oltre 4mila contagi. Sono 4.079 i nuovi casi di positività al coronavirus in Campania, dopo l’analisi di 25.510 tamponi nelle ultime 24 ore. Di questi, 3.570 sono asintomatici e 509 sintomatici. Lo ha comunicato l’Unità di Crisi della Protezione Civile regionale. Ancora in aumento i decessi per covid: sono state registrate 40 nuove vittime, per un totale di 967. I guariti sono 878.
Questo il bollettino di oggi:
Positivi del giorno: 4.079
di cui:
Asintomatici: 3.570
Sintomatici: 509
Tamponi del giorno: 25.510
Totale positivi: 104.065
Totale tamponi: 1.221.582
Deceduti: 40 (*)
Totale deceduti: 967
Guariti: 878
Totale guariti: 19.878
* Deceduti tra il 7 e il 12 novembre novembre
Report posti letto su base regionale:
Posti letto di terapia intensiva disponibili: 656
Posti letto di terapia intensiva occupati: 183
Posti letto di degenza disponibili: 3.160
Posti letto di degenza occupati: 2.153
La Regione Campania si avvia verso la zona rossa Covid
L’Istituto Superiore di Sanità ha deciso a seguito della valutazione dei dati sul contagio e sui posti letto negli ospedali. Si attende ora il via libera definitivo dal Comitato Tecnico Scientifico e dal ministro della Salute, Roberto Speranza.
Andrà infatti al ministro l’onere di firmare l’ordinanza per applicare del tutto il provvedimento. Si tratta – come sempre – di una decisione sanitaria sì, ma anche politica. Proprio poco fa De Luca diceva in diretta, in merito alle classificazioni di zone a rischio Covid del nuovo Dpcm: “Queste divisioni sono una grande idiozia”.
Zona rossa per la Campania, ma De Luca snobba le divisioni
Pochi minuti fa De Luca ha concluso la diretta per fare il punto sulla situazione in Campania. Nessun cenno sulla riclassificazione di zona, ma anzi più che altro critiche al sistema di classificazione di zone deciso dall’ultimo Dpcm. Un vero e proprio sfogo social, quello del governatore, che non ha risparmiato né il Governo né il Comune di Napoli.
Ecco le dichiarazioni del governatore in merito: “Zone rosse, gialle, arancioni, non mi fa né caldo né freddo. Mi sembra una grande idiozia“. Difatti, per De Luca la scelta di affidare la decisione sul “colore” alle Regioni è “Un’ idiozia per far nascondere il Governo dietro i numeri. Ciò per non assumersi la responsabilità di chiudere tutto“.
Misure restrittive su traffico e negozi
Già ieri la Regione – attraverso l’Unità di Crisi – aveva preannunciato nuovi provvedimenti sulla limitazione del traffico e sulle aperture dei negozi. De Luca ribadisce con forza questo punto: “Sul Lungomare Napoli, dovunque, non guarderemo in faccia nessuno“.
La Regione è pronta ad adottare le misure più restrittive: “Prenderemo provvedimenti rigorosi sulle strade della movida, dovunque andremo avanti senza guardare in faccia nessuno. Se il Governo assumerà misure di rigore, dico meglio tardi che mai“.
Oggi in Campania si contano 3900 nuovi contagi su 25mila tamponi. La percentuale è del 16,5%. De Luca sottolinea questo dato: “Devo dire che da 3-4 giorni la percentuale di positivi sui tamponi scende leggermente. Speriamo che sia una tendenza“.
Perché dunque la decisione di classificare la Campania come zona rossa? Sicuramente per i contagi, alti sia a Caserta che a Napoli. Inoltre, a livello sanitario la Regione necessita di atti immediati, tali da far scendere nella maniera più rapida possibile il numero dei contagiati da Covid-19.
Che succede in zona rossa?
La zona rossa è quella più restrittiva delle tre classificazioni definite dall’ultimo Dpcm. Nelle aree rosse si applica una sorta di lockdown light, molto simile a quello della scorsa primavera.
Ecco i vari punti più importanti:
Spostamenti consentiti solamente per motivi di necessità, come lavoro e salute. Resta sempre concesso il rientro al proprio domicilio o residenza.
Saranno aperti parrucchieri e barbieri, così come il supermercato, la farmacia, l’edicola e il tabaccaio. Bar e ristoranti chiusi, ma con consentito asporto fino alle 22 e la consegna a domicilio sempre.
Restano aperti i negozi che vendono beni essenziali (definiti nel Dpcm tramite codice ateco), come gli alimentari, le farmacie, ma anche le lavanderie.
Consentita l’attività motoria, ginnastica e jogging, ma solo nei pressi della propria abitazione. L’attività sportiva è consentita in forma individuale e all’aperto. Restano aperte le industrie, le attività legate all’artigianato, all’edilizia e ai servizi.
È consentito inoltre il transito nei territori della zona rossa, se è necessario a raggiungere altri comuni dove non vigono restrizioni agli spostamenti. In ogni caso, per giustificare gli spostamenti, servirà sempre l’autocertificazione.
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