Inizia la rimozione dei murales, ma quello di Ugo Russo non si tocca
Quaranta gli ‘altarini’ e i murales realizzati riconducibili a contesti camorristici finiti in una lista su cui si concentra l’attenzione delle forze dell’ordine. In questo elenco non figura il murale dedicato a Ugo Russo, il ragazzino di 15 anni ucciso lo scorso anno da un carabiniere fuori servizio che il minore aveva tentato di rapinare. Sul graffito realizzato in una strada dei Quartieri spagnoli di Napoli compare il volto del ragazzo e la scritta “Verità e Giustizia”. Un messaggio che non si ritiene contenga slogan camorristici o esaltanti valori tipici degli affiliati alla criminalità organizzata. Inoltre nei giorni scorsi oltre mille persone, compresi scrittori, musicisti e politici, avevano firmato una petizione per chiedere che il murale non venisse cancellato. Invece rientra, invece, nell’elenco dei 40 manufatti anche l’edicola votiva dedicata a Emanuele Sibillo. Egli fu ucciso nel 2015 a 19 anni quando era il principale fautore della cosiddetta ‘paranza dei bambini’. ELENCO STILATO SU RICHIESTA DELLA PROCURA DI NAPOLI Invece li forze dell'Ordine hanno stilato l'elenco dei murales da eliminare. Personale di polizia, carabinieri, guardia di finanza e polizia municipale hanno avviato le operazioni di rimozione dei murales nella giornata di ieri.