Vincenzo De Luca ha fatto il punto sull'emergenza Coronavirus nel corso di un incontro con la stampa locale. Tanti gli spunti di riflessione offerti dal governatore, e non sono mancate le stoccate al neo premier Mario Draghi sulle dosi di vaccino mancanti in Campania.
De Luca reclama i vaccini
"Sul piano vaccinale cosa è cambiato con l'avvento del governo Draghi? Non lo so bene. Per quel che ci riguarda dobbiamo ancora recuperare i 176.000 vaccini in meno che hanno mandato in Campania" afferma il presidente della regione.
Campania penalizzata, le parole del governatore
"Ricordiamo sempre ai nostri concittadini, e su questo dovremmo essere uniti come lo sono al nord, che oggi la Campania è la regione più penalizzata d'Italia. Abbiamo 15.000 dipendenti in meno rispetto alla popolazione della regione. Abbiamo la dotazione più bassa d'Italia del fondo sanitario nazionale. E, adesso, abbiamo anche aggiunto i 176.000 vaccini in meno. Quindi quello che facciamo in Campania, con le risorse che abbiamo, è un miracolo" fa sapere De Luca.
Caos AstraZeneca
Il governatore, quindi, sposta il focus sul vaccino AstraZeneca: "Noi
stiamo combattendo, dobbiamo stringere i denti. C'è stato questo problema con AstraZeneca: dobbiamo usare la ragione. E' chiaro che c'è un elemento di preoccupazione per tutti quanti. Ma almeno per i cittadini sopra i 60 anni dobbiamo procedere con le vaccinazioni".
Prima i vaccini, poi le riaperture: parola di De Luca
"Non c'è niente da fare: fino a che non avremo immunizzato tutti i nostri concittadini, sarà difficile far ripartire le attività economiche. Tutti quanti vorremmo accelerare i tempi delle riaperture ma ieri abbiamo avuto 630 morti. 630. E' un bilancio di guerra, dobbiamo stare veramente attenti" parole che non faranno piacere ai commercianti.
Contratto Campania Sputnik
"A che punto siamo con il vaccino Sputnik? Abbiamo firmato un contratto, rispetto al quale abbiamo ascoltato tutta una serie di stupidaggini. Il contratto è, assolutamente, corretto, nell'ambito dei poteri che ha la regione Campania. La regione, al di là dei 4 vaccini sotto contratto con l'Europa, può fare quello che vuole. Il contratto subordina la propria esecutività all'approvazione del vaccino" spiega il governatore.
"Non si capisce perchè, ancora oggi, dormiamo in piedi. Perchè l'Aifa, che è l'agenzia che deve valutare il vaccino, non decide, nel giro di due settimane, se questo vaccino va bene o meno. Quando l'Aifa ha valutato Pfizer, lo ha fatto in quattordici giorni. Facciamo la stessa cosa anche per questo vaccino" l'invito di De Luca all'Aifa.
"Se abbiamo tre milioni di dosi aggiuntive a quelle che ci fornisce l'Europa, allora in tre mesi usciamo fuori dal calvario. Nel momento in cui abbiamo i vaccini, ripeto, riusciamo a rispettare i tempi previsti dal piano vaccinale" chiosa il presidente della Campania.
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