I dati sull'emergenza coronavirus a scuola sono ancora poco rassicuranti. I numeri sono ancora da brivido quelli registrati, sul fronte dei contagi, nelle scuole della Campania. Specialmente nell’ultimo mese l’incidenza dei casi di positività è stata altissima, arrivando a superare il 50%.
Ed è proprio in base a questi dati che ieri il governatore Vincenzo De Luca ha deciso di rendere ufficiale lo stop alla didattica in presenza a partire da lunedì prossimo 1 marzo.
Dati covid sulle scuole campane non buoni, De Luca: “nessuna superficialità”
Non vuole sentire parlare di
divisione e soprattutto di
polemiche intorno al mondo scuola, il governatore delle Campania,
Vincenzo De Luca.
“Avremo settimane un po’ difficili davanti a noi: dobbiamo bloccare questa crescita di contagi che stiamo registrando da giorni e giorni. Non si può reggere una situazione nella quale vi sono più di 2000 positivi al giorno, non si può reggere in queste condizioni”.
“Non è tollerabile nessun’altra lamentazione e nessuna superficialità” ha aggiunto De Luca.
Intanto in Campania già in distribuzione già tessera post somministrazione
“Abbiamo avviato la distribuzione della prima migliaia di tessere dell’avvenuta vaccinazione a chi ha ricevuto entrambe le dosi nella fase 1”. Lo ha detto il governatore della Campania, Vincenzo De Luca. Questa sembra essere ad ogni modo
la direzione presa non solo dalla Campania in materia del cosiddetto
"Passaporto vaccinale".
"De Luca uccide l’istruzione". Polemica ancora forte dal fronte No DaD
Non solo Vincenzo De Luca chiede aiuto al governo, ma anche altri presidenti di Regione come Zaia.
Dopo l’annuncio, in diretta Facebook, dato dal governatore De Luca della sospensione della didattica in presenza a partire da lunedì primo marzo, il comitato “No Dad” – sta valutando la possibilità come riporta l’edizione napoletana del sito web repubblica.it – di far di nuovo ricorso al Tar: “Stanno uccidendo l’istruzione”.
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