Nuovo Dpcm, ora è ufficiale: arriva lo spacca weekend. Con il decreto di ieri sera il governo ha innazitutto prorogato lo stato di emergenza (che scadeva il 31 gennaio) al prossimo 30 aprile nonostante il Comitato tecnico scientifico spingesse per un allungamento fino al 31 luglio.
Inoltre è stata isitutita formalmente la cosiddetta zona bianca. Il decreto conferma, fino al 15 febbraio 2021, il divieto già in vigore di ogni spostamento tra Regioni o Province autonome diverse, con l’eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute. E’ sempre consentito comunque il rientro alla residenza, al domicilio o abitazione.
Visite
Limitate anche le visite. Come a Natale, è consentito, una volta al giorno, in un arco temporale compreso fra le ore 5 e le 22, e nei limiti di “due persone ulteriori rispetto a quelle ivi già conviventi, oltre ai minori di anni 14 sui quali tali persone esercitino la potestà genitoriale e alle persone disabili o non autosufficienti conviventi”.
La zona bianca
E’ istituita una cosiddetta area “bianca“, nella quale si collocano le Regioni con uno scenario di “tipo 1”, un livello di rischio “basso” e una incidenza dei contagi, per tre settimane consecutive, inferiore a 50 casi ogni 100.000 abitanti. In area “bianca” non si applicano le misure restrittive previste dai decreti del Presidente del Consiglio dei ministri (DPCM) per le aree gialle, arancioni e rosse ma le attività si svolgono secondo specifici protocolli. Quindi spostamenti liberi, bar e ristoranti aperti, così come cinema, teatri, palestre e piscine. C’è da dire che al momento nessuna regione italiana è in grado di soddisfare questi requisiti.
In Campania
La decisione finale sarà presa giovedì 14, dopo la riunione con i presidenti delle Regioni. Grande attesa c'è in particolare sulle misure che prenderà il governatore De Luca.
Ma la messa a punto del nuovo Dpcm — le cui norme entreranno in vigore il 16 gennaio — è già in fase avanzata e le linee guida stabilite. Rimangono alcuni nodi da sciogliere, ma la divisione in fasce per colore è confermata così come la possibilità che la maggior parte d’Italia vada in zona arancione da lunedì.
Le regioni rosse e arancioni
Le Regioni che rischiano di andare in rosso sono Lombardia ed Emilia-Romagna che, oltre all’indice di contagio in costante aumento, sono definite ad alto rischio. Piemonte, Lazio, Liguria e Marche dovrebbero andare in arancione. Nell’ultimo monitoraggio erano a rischio «alto» ma con Rt sopra 1 Puglia, Molise, Umbria, Sardegna.
Il ministro Speranza pensa però «di facilitare ancora l’ingresso in arancione provando a lavorare sull’indice di rischio e non su Rt. In questa fase di recrudescenza qualora si sia in rischio alto (valutato in base ai 21 parametri) si potrebbe andare automaticamente in arancione. Quadro epidemiologico molto complesso».
Gli spostamenti permessi nelle diverse zone
Anche nelle regioni gialle sarà vietato lo spostamento tra una regione e l’altra. Nelle regioni arancioni non si potrà uscire dal proprio comune. Nelle regioni rosse sono vietati gli spostamenti se non per «comprovate esigenze».
Le visite al massimo in due
Il governo vuole introdurre di nuovo la norma per le visite nelle abitazioni massimo in due adulti con minori di 14 anni anche nelle regioni gialle. Si deve però mettere a punto la norma, poiché i controlli possono avvenire comunque soltanto fuori dalle case: dunque non è ancora stato deciso come formularla.
Seconde case (in Campania è già vietato)
Si potrà andare nelle seconde case soltanto nelle regioni gialle e rimanendo nei propri confini. Nelle regioni arancioni non si può andare nelle seconde perché è vietato uscire dal comune.
I piccoli comuni
Restano consentiti gli spostamenti dai comuni «con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini». La deroga non consente però di raggiungere i capoluoghi di provincia.
Divieto di asporto dai bar dopo le 18
Intenzione del governo è impedire gli assembramenti e per questo si è deciso di vietare l'asporto di cibi e bevande dai bar dopo le 18. Le Regioni chiedono di limitarlo alle bevande ma il governo sta ancora decidendo.
Palestre e piscine
Nel Dpcm — ha sottolineato Speranza — « pensiamo di confermare tutte le misure vigenti: coprifuoco, chiusure palestre e piscine eccetera. Solo una richiesta arrivata in queste ore dal ministro Franceschini sui musei, e altra su piste sci, ma per il resto tutto uguale. Poi misure di potenziamento: bisogna ragionare su spostamenti tra regioni. Faremo due provvedimenti, un dpcm e un decreto legge, necessario perché la scadenza dello stato di emergenza è al 31 gennaio».
Cosa accadrà in Campania
C'è grande attesa per la decisione che potrebbe prendere il governatore della Campania Vincenzo De Luca. Quest'ultimo infatti ha abituato i cittadini a cambi repentini non in linea con le disposizioni governative.
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