Conte prosegue la campagna acquisti e prepara la lista dei nuovi membri del gruppo. Sul fronte della crisi di governo, il premiere Conte – come titola il sito web repubblica.it – accelera sui gruppi: in arrivo altri 5 senatori.
Nessuna apertura a Renzi
L’esecutivo deve rafforzarsi nel giro di una settimana: si punta sul rientro nel Pd di 2-3 esponenti di Italia Viva, mentre altri 3 forzisti migrerebbero verso la maggioranza.
E' durato un'ora l'incontro, sulla situazione politica dopo il voto di fiducia a Camera e Senato, tra Giuseppe Conte e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. In precedenza il premier aveva visto gli alleati per suggellare il rafforzamento della maggioranza attraverso la scrittura del nuovo patto di legislatura. Renzi ancora all'attacco: "Dopo il Conte bis ora siamo al Conte dimezzato".
Renzi: "Dopo il Conte bis, il Conte dimezzato"
"Senza maggioranza assoluta - si legge infatti nella enews di Renzi - sarà difficile l'attività parlamentare quotidiana. Il governo Conte, perdendo Teresa, Elena e Ivan, ha perso anche la maggioranza assoluta al Senato. Chi conosce la politica sa cosa questo significa nell'attività parlamentare e nella credibilità istituzionale. Dopo il Conte 1, dopo il Conte Bis ora siamo al Conte dimezzato".
"Le ministre - prosegue il leader di Italia Viva - hanno lasciato la poltrona per difendere le loro idee, il presidente del Consiglio ha cambiato le proprie idee per mantenersi il prestigioso ruolo.
Quando mi riferisco al cambiare idea penso a Conte che oggi si propone come leader antisovranista (all'Onu diceva il contrario) e antipopulista (alla scuola di formazione della Lega diceva il contrario).
Legittimo cambiare idea. Ma se uno deve cambiare la terza maggioranza in tre anni, imbarcando persone con storie molto diverse, solo per durare un po' di più, preferisco la coerenza limpida di Bellanova, Bonetti e Scalfarotto. E preferisco la loro dignità".
Giovedì centrodestra al Colle da Mattarella
Giovedì pomeriggio i leader di Lega, Forza Italia e Fratelli d'Italia (Matteo Salvini, Giorgia Meloni e Antonio Tajani) saranno ricevuti dal Capo dello Stato, Sergio Mattarella. La richiesta, avanzata dalla coalizione, arriva dopo le mancate dimissioni del premier evocate a gran voce dal centrodestra.
Fonti M5s: senza ostruzionismo Renzi si può accelerare
"Accelerare in quella parte di attività di governo che è stata rallentata dagli steccati, spesso pretestuosi, alzate dai ministri di Italia Viva per dare risposte ancora più efficaci al Paese". Questa, secondo quanto si apprende da fonti del M5s, è una delle priorità emerse durante il vertice. Un'accelerazione, spiegano, "che l'esecutivo è in grado di mettere in campo a maggior ragione adesso che non c'è più il peso dell'ostruzionismo interno di Renzi". (Tgcom24/adnkronos)
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