Il deputato del Movimento 5 Stelle Luigi Gallo ha scritto una lettera al prefetto di Napoli Marco Valentini. L'obiettivo della lettera è quello di "sollecitare il ripristino della rete di videosorveglianza sul territorio". Racconta, inoltre, lo sgomento nella città di Torre annunziata conseguente all'omicidio Cerrato.
Omicidio Cerrato, il deputato racconta lo sgomento della città
Nella lettera Gallo racconta
"lo sgomento della comunità di Torre Annunziata in seguito all'omicidio consumatosi lo scorso 19 aprile ai danni di Maurizio Cerrato in via IV Novembre"
Soprattutto Luigi Gallo, deputato del Movimento 5 stelle, chiede: "
Come mai le telecamere di sorveglianza comunali erano spente? Che se sia messo in atto un piano per rafforzare la vigilanza, che sarebbe importantissima per disinnescare azioni di illegalità diffuse".
Gallo ha inoltre nella stessa sede, sottolineato la necessità di
"promuovere linee guida da condividere con l'attuale amministrazione comunale per promuovere un patto istituzionale di legalità che veda coinvolti organizzazioni sociali e attività imprenditoriali della città di Torre Annunziata". (Fonte NapoliToday)
Ancora sull'omicidio Cerrato
Sono durissime le parole di Tania Sorrentino, la moglie di Maurizio Cerrato, ucciso a Torre Annunziata a seguito di una lite legata ad un parcheggio.
Torre Annunziata, la lite poi l'agguato a Maurizio
"Io voglio che li prendano. Ma devono fare le cose per bene. Voglio essere sicura che vengano presi tutti e che dentro ci restino. Che poi buttino le chiavi". Queste le dichiarazioni di Tania Sorrentino, al telefono durante la trasmissione della "Vita in diretta" su RAI 1.
La moglie di Maurizio Cerrato non contiene il dolore di avere perso il marito, ucciso per un posto auto, a 61 anni. Arrivato in soccorso della figlia, Maurizio non è tornato più a casa.
"Sono in ansia, ma non devono avere fretta. Non voglio che li prendano per poi vederli fuori dopo due giorni, non è quello che voglio. Per questo ho tanta pazienza, devono fare le indagini. Devono pagare veramente".
La sua preoccupazione maggiore sono le figlie.
"Ho una bimba piccola di sette anni. Lei non lo accetta" dice la moglie della vittima di un agguato per un posto auto. E poi c'è lei, la più grande che ha subito lo choc di vedersi portare via il padre.
"Mia figlia se l'e' visto morire davanti, lui l'ha guardata e se n'è andato. È una cosa che non supererà mai più", conclude Tania Sorrentino.
Identificati gli uomini dell’agguato a Maurizio Cerrato
«Ci tengo a precisare che non è corretto dire che mio padre è morto in una lite. A mio padre è stato fatto un agguato in piena regola, solo per difendere me, che ero la luce dei suoi occhi. Mio padre è stato pugnalato e con questa gente non aveva mai avuto a che fare».
Così Maria Adriana Cerrato descriveva ieri mattina l’aggressione subita dal padre, Maurizio, di 61 anni, ucciso poche ore prima dopo una discussione per il parcheggio di un’utilitaria.
La ragazza, poco più che ventenne, ha poi chiuso la propria pagina Facebook e quella del padre. Ora, sfinita dalla stanchezza e dal dolore, attende che i carabinieri arrestino i responsabili di questa morte assurda.
Si tratta di cinque uomini, tutti già identificati; resta solo da chiarire che ruolo abbia avuto nella vicenda ciascuno di loro. Le indagini sono coordinate dal procuratore di Torre Annunziata, Nunzio Fragliasso.
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