De Luca boccia tutti in Campania. Niente scuole Scuole e università restano chiuse in Campania fino al 3 aprile: vietati in presenza – come titola il quotidiano “Le Cronache” – anche gli esami di scuola guida.
E’ quanto disposto, tra l’altro, nell’ultima ordinanza, firmata ieri sera, dal presidente della Regione Vincenzo De Luca.
De Luca - L'ordinanza
La sospensione delle attività didattiche in presenza in tutte le scuole della Campania è prolungata fino al 3 aprile 2021.
Queste sono le nuove disposizioni del Presidente della Regione Campania Vincenzo de Luca.
Con decorrenza dal 16 marzo al 3 aprile, nella nuova ordinanza si legge:
"E' vietato lo svolgimento in presenza delle attività didattiche e formative e relative prove di verifica e di esame, anche inerenti ai corsi di lingua, teatro e simili".
Inoltre: " Le attività di formazione professionale si svolgono in presenza soltanto ove detta modalità sia indispensabile e in ogni caso nei limiti previsti dall'articolo 25 comma 7 del Dpcm 2 marzo 2021"
L'ordinanza di De Luca vieta inoltre lo svolgimento in presenza delle attività teoriche e pratiche delle autoscuole e scuole nautiche, per il conseguimento di tutti i tipi di patente.
Nell'ordinanza:
Stop agli spostamenti verso le seconde case anche in Campania. Lo stabilisce l’ordinanza firmata oggi dal presidente della Regione, Vincenzo De Luca. La misura ha validità da giovedì 18 marzo a lunedì 5 aprile.
L’ordinanza vieta “gli spostamenti dal comune di residenza, domicilio o dimora abituale sul territorio della CAMPANIA verso le seconde case in ambito regionale, salvo che per comprovati motivi di necessità o urgenza e comunque per il tempo strettamente indispensabile”.
Nuova ordinanza De Luca, altra settimana in zona rossa per la Campania. Ecco un elenco di cosa si può e non si può fare.
E’ vietato ogni spostamento in entrata e in uscita dai territori in area rossa salvo che per “comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”. E’ sempre consentito il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza.
Consentito anche il rientro nelle seconde case, anche in zona rossa, purché ovviamente già fruibili in epoche anteriori all’adozione del decreto legge 14 gennaio 2021.
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