Scontri su A1, arrestato il primo ultras del Napoli. La madre di Ciro Esposito: "Mai violenza in suo nome"
NAPOLI. Ha 35 anni il primo ultras napoletano arrestato dalla Digos per gli scontri avvenuti ieri sull'autostrada A1 tra tifosi romanisti e partenopei. All'indagato, che abita nel quartiere San Giovanni a Teduccio, è stato notificato un arresto in flagranza per differita.
Napoli - Antonella Leardi, madre di Ciro, ribadisce:
"Mai violenza in nome di mio figlio. Lo dissi al suo funerale nove anni e mezzo fa e lo ribadisco ancora oggi con più forza e lucidità".
Come riporta Napolitoday, quelle immagini, con l'autostrada bloccata, le mazze, i volti coperti, i fumogeni, i tafferugli, hanno riaperto la ferita di Antonella: "Per me è stato difficile vedere quelle scene ed è difficile commentarle. Un dolore che ritorna".
Chi è Ciro Esposito
Ciro Esposito fu ferito nel maggio del 2014, a Roma, poco prima che Napoli e Fiorentina scendessero in campo per la finale di Coppa Italia. Ciro fu vittima di un vero e proprio agguato. Morì dopo 53 giorni di ospedale per le ferite riportate. A ucciderlo, fu Daniele De Santis.
"L'astio tra queste due tifoserie dura da tempo - prosegue Antonella Leardi - C'è chi dice che si siano scontrate per vendicare quei drammatici momenti in cui mio figlio fu ammazzato. Io non voglio che questi episodi accadano più, ma soprattutto non devono mai accadere in nome di Ciro. E' morto nella pace, tra le braccia del Signore e il il Signore non accetta alcun tipo di violenza".
[sv slug="seguici"]