E' giallo nel Rione Sanità. A Napoli si indaga per un gravissimo episodio di violenza avvenuto nella notte: Due giovani sono stati gambizzati nel pieno del coprifuoco.
Giallo a Napoli
A Napoli nel Rione Sanità si indaga sul ferimento alle gambe di due minori. I due ragazzi dovrebbero avere tra i 14 e i 15 anni.
L'episodio è avvenuto nella notte, nel pieno del coprifuoco. Entrambi i ragazzi sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e trasportati all'ospedale Pellegrini. Al momento le loro condizioni non sarebbero gravi e per uno dei due giovani è disposto un ricovero precauzionale di qualche giorno.
Napoli - le prime ricostruzioni
Stando alle prime indagini e le prime informazioni raccolte dagli agenti, si tratterebbe di un tentativo di rapina ai loro danni. Ai carabinieri, i ragazzi avrebbero sostenuto di essere stati avvicinati da sconosciuti.
Al momento dagli agenti non viene esclusa nessuna pista, ma saranno solo le indagini a far capire meglio la dinamiche dell'accaduto. (Fonte
OttoPagine)
In Campania i commercianti protestano
Per i commercianti della città metropolitana di Napoli è un nuovo giorno, un nuovo giorno di protesta contro De Luca e la zona rossa. Questa volta però, i commercianti hanno deciso di lanciare una nuova una provocazione, dopo la proroga della zona rossa in Campania. In diversi negozi della città, sono comparsi una quantità incredibile di indumenti intimi nelle vetrine, anche laddove vengono venduti articoli di tutt'altro genere.
De Luca - Siamo in mutande, lo slogan della protesta
Per i commercianti della città metropolitana di Napoli è un nuovo giorno, un nuovo giorno di protesta, Questa volta però, i commercianti hanno deciso di lanciare una nuova una provocazione, dopo la proroga della zona rossa in Campania. In diversi negozi della città, sono comparsi una quantità incredibile di indumenti intimi nelle vetrine, anche laddove vengono venduti articoli di tutt'altro genere.
Commercianti - la disperazione
La disperazione la fa da padrona in questa situazione, qualcuno dice: "c'è gente disperata".
"Non è possibile che una categoria merceologica decida del nostro futuro. Non si parla più di merce invenduta, ma qui si va per la spesa. C'è gente disperata che non può mangiare. Abbiamo avuto un'elemosina come sostegno", ha detto Roberta Bacarelli di Federmoda Campania.
"Se questi soldi li avessero usati per la campagna vaccinale avrebbero fatto molto meglio. Dicono che possiamo vendere mutandine e reggiseni? Allora noi, nel rispetto delle regole, apriremo e venderemo mutandine e reggiseni. In qualche modo dobbiamo pur pagare i nostri dipendenti, pagare i fitti e portare il piatto a tavola", ha continuato.
A De Luca - "Siamo in mutande"
"Ci aspettavamo la riapertura per oggi. Eravamo più sereni e pronti a rimboccarci le maniche per ricostruire. Adesso altri quindici giorni di zona rossa e non credo che ce la potremmo fare. Da questo nasce l'iniziativa delle mutande. Siamo in mutande e dovremmo vendere le mutande. Chiediamo un'accortezza. Esistiamo anche noi. Non possiamo essere invisibili, non possiamo non essere considerati", ha dichiarato Claudia Catapano di Chiaia District. (NapoliToday)
Leggi anche:
Rara variante identificata in Sardegna. L'avviso: "maggiore infettività"
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo
Seguici sul nostro canale Youtube
41esimoparallelo