Resta complicata la situazione dei vaccini anti covid nei Paesi in via di sviluppo. Lo ha chiarito la Presidente dell'Unione Europea Ursula von der Leyen, al Funke media Group. Forte pressione dagli stati membri, che impediscono di aiutare gli altri.
La pressione per ottenere vaccini dagli Stati
"C'è una certa pressione da parte degli stati membri per ottenere i vaccini", dichiara Ursula von der Leyen.
Von der Leyen enfatizza l'aiuto finanziario europeo fornito all'iniziativa Covax dell'Organizzazione mondiale della Sanità. Un aiuto da dare ai paesi più poveri.
"L'Ue ha investito 2,2 miliardi di euro in questa iniziativa Covax ha già distribuito 30 milioni di dosi a 52 paesi" ha dichiarato il Presidente dell'Ue.
Non tutti ottengono i vaccini
Quello che è il meccanismo che permette all'Ue di condividere direttamente i vaccini con altri paesi non potrà iniziare, dichiara.
"Fino a quando non avremo una migliore situazione di produzione nell'Ue", ha aggiunto in ultima analisi. (
Adnkronos)
Disparità, nel frattempo la GB ha vaccinato metà degli adulti
Successo dei vaccini in Gran Bretagna e metà degli adulti sono immunizzati. "Ieri abbiamo vaccinato più persone che in qualsiasi altro giorno. Sono lieto di poter dire che ora abbiamo vaccinato la metà di tutti gli adulti nel Regno Unito". Queste le parole del Ministro della Salute britannico.
Successo in Gran Bretagna, adulti immunizzati con i vaccini
Una storia di successo nazionale, via d'uscita dalla pandemia per qualcuno. Il Ministro della Salute britannico Matt Hancock scrive su Twitter un lungo messaggio e sottolinea: "Il vaccino è una storia di successo nazionale e la nostra via d'uscita da questa pandemia. Quando ricevi la chiamata, vaccinati".
Le vacanze estive e l'Europa
Gli esperti del Regno Unito intanto avvertono che le vacanze estive all'estero saranno "improbabili" per timore di reimportazioni di nuove mutazioni del virus.
Nel mentre l'Europa è alle prese con la terza ondata e le varianti che hanno fatto registrare, nelle ultime tre settimane, un aumento del 34% dei contagi.
Da oggi sono scattate nuove misure restrittive in Francia e in Polonia mentre la Germania sta ipotizzando di rallentare il suo piano di riaperture. (Fonte
Ansa)
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