Napoli - Per fare tale intervento i medici hanno utilizzato anche cellule staminali.
Un qualcosa di straordinario. Una giovane equipe dell'ospedale universitario di Napoli ha realizzato tutto ciò su un uomo di 43 anni.
Il paziente è un 43enne, foggiano, vittima di un grave incidente stradale avvenuto la scorsa primavera.
Aveva riportato una frattura esposta pluri-frammentaria di avambraccio.
Il paziente è giunto a Napoli 8 mesi dopo e presentava una situazione anatomica e funzionale dell’avambraccio e della mano gravemente compromesse, tanto da limitare notevolmente il loro uso.
Un intervento straordinario per ricostruire l'avambraccio di un paziente
Ricostruire un avambraccio con ossa di cadavere può sembrare impossibile.
Invece, l'innovativo intervento è stato condotto da
Giuseppe Di Toro e dall'equipe del
Dipartimento di Ortopedia del Policlinico Vanvitelli di Napoli, diretto da Alfredo Schiavone Panni.
Per ripristinare la completa funzionalità dell'arto sono state utilizzate ossa di un cadavere e, in aggiunta sono state apposte cellule staminali, prelevate dal midollo dello stesso paziente, per favorire la formazione del callo osseo.
"Per me è d'obbligo ringraziare i colleghi Annalisa De Cicco, Annalisa Itro e Giovanni Landi che mi hanno aiutato in sala e Federica Pauciulo, Annalinda Ceccarelli, Stefano Conversano e Roberto Ametrano che mi hanno aiutato nella gestione quotidiana del paziente. Oltre, ovviamente a tutto il personale infermieristico" così il dottor. Giuseppe Di Toro .
(Napolitoday)
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