Torna il coprifuoco in Campania. Al via il lockdown delle ore 20. Coprifuoco quindi anticipato e scuole chiuse.
Scattano così le misure restrittive a causa dell’elevato numero di contagi. Accade a Castellammare, in provincia di Napoli, dove il sindaco ha firmato una nuova ordinanza.
Il nuovo provvedimento in Campania
Sarà in vigore da oggi, 20 febbraio, sino al 28 febbraio. “Le misure restrittive si sono rese necessari a causa dell’alto numero di contagi che registriamo in città” spiega il sindaco Gaetano Cimmino.
A Castellammare in Campania
“Lockdown” alle ore 20; attività didattica sospesa per le scuole pubbliche; villa comunale chiusa; negozi aperti fino alle 18; asporto consentito fino alle 20. Queste le principali misure contenute nella nuova ordinanza.
“Siamo certi che, con le misure in vigore e con queste nuove restrizioni riusciremo a ridurre la diffusione di questo maledetto virus già nei prossimi giorni” ha scritto il primo cittadino.
“La nuova ordinanza è frutto di un confronto serrato con le autorità Sanitarie, con i commercianti, con il mondo della scuola, con la Diocesi e con le forze dell’ordine, alle quali ho fatto i complimenti per la stretta sui controlli tra San Valentino e Carnevale ed ho chiesto un ulteriore sforzo per il rispetto delle disposizioni comunali, regionali e nazionali” continua su Facebook il sindaco.
Nel frattempo anche a Salerno, è boom di contagi: centinaia di famiglie in isolamento. Cresce la paura
Boom di contagi a Salerno – come titola, in prima pagina, il quotidiano “La Città”. Nella terra di De Luca la situazione sta decisamente precipitando.
Il Covid è in 500 case e continuano quindi ad aumentare le famiglie in isolamento.
Contagi - Nella giornata di giovedì l’Unità di crisi regionale
Ha registrato altri 46 contagi nel capoluogo. Complessivamente sono stati altri 235 , in tutta la provincia, i casi di positività.
Preoccupa sempre la situazione dei nuovi infetti nell’Agro, con Angri che continua ad avere il dato più preoccupante: altri 26 positivi.
Arriva quindi l'ordinanza di Speranza. Ora è ufficiale, la Campania si tinge d'arancione: addio anche alle domeniche. Tutte le regole
La decisione è stata presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’ultimo monitoraggio settimanale dei dati epidemiologici relativi alle ultime due settimane. Con la Campania, anche il Molise ed l’Emilia Romagna passeranno dal giallo all’arancione.
Boom contagi Campania - La nuova ordinanza
Sarà firmata e andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Domani, sabato 20 febbraio, sarà l’ultimo giorno che la Campania resterà in zona gialla.
Poi scatteranno le restrizioni previste per la fascia arancione:
Chiusura bar e ristoranti (solo delivery e asporto), divieto di mobilità al di fuori del proprio comune di residenza salvo motivi di necessità, salute e lavoro.
Arancioni anche Molise ed Emilia Romagna. Restano invece gialle la Lombardia, il Veneto, il Lazio, il Piemonte e il Friuli. La Valle d’Aosta per un soffio non passa in zona bianca.
Intanto anche l’Iss (Istituto Superiore della Sanità) invoca un inasprimento delle misure di contenimento della pandemia.
In particolare chiede di “mantenere drastica la riduzione dei contatti e mobilità”. “Si ribadisce – prosegue l’ISS in una nota -, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.
Campania - Le scuole
Fa discutere però, come si legge anche su TeleclubItalia, la scelta di mantenere aperte le scuole, considerate da molti un veicolo di circolazione del contagio.
Chiusi bar e ristoranti
Sembra un incubo senza fine per ristoratori e baristi. Dopo poco più di un mese dalla riapertura avvenuta al termine delle festività natalizie, le attività di ristorazione e di somministrazione di cibo e bevande sono costrette a riabbassare le serrande.
A deciderlo è l’imminente ordinanza del Ministero della Salute che sposterà la Campania in zona arancione alla luce degli ultimi dati epidemiologici.
La boccata d’ossigeno
Per le migliaia di commercianti che gestiscono un ristorante o un bar è già finita. La zona arancione e quella rossa infatti prevedono la sospensione del servizio ai tavoli e consentono soltanto il delivery e l’asporto come modalità di vendita.
Significa che, da lunedì 22 febbraio, non ci si potrà sedere più al ristorante o al bar per un caffé neanche prima delle 18. Tutti i ristoranti e le pizzerie del lungomare di Napoli e della provincia richiuderanno. Molti dipendenti torneranno in cassa integrazione.
Il calo di fatturato per i ristoratori e i baristi è dietro l’angolo. Del resto, in zona arancione sono consentiti soltanto gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza, salvo motivi di necessità, salute o lavoro.
Il flusso di pendolari e visitatori che in queste settimane aveva permesso ad alcune attività, soprattutto del capoluogo e delle località turistiche, di risollevare gli introiti, adesso si interromperà di nuovo con l’arrivo delle nuove restrizioni.
Per almeno due settimane tornerà in vigore un regime da semi-lockdown, nell’attesa che in Campania i dati sul contagio migliorino al punto da consentire il ritorno in fascia gialla.
Leggi anche:
Nuova ordinanza in arrivo anche per la Campania, si cambia colore: a breve l'ufficialità
Metti like alla pagina
41esimoparallelo e iscriviti al gruppo
41esimoparallelo