Record Vaccini - Il numero di somministrazioni di vaccino nel nostro Paese arriva ad un passo da quota 15 milioni. Alle ore 6 di questa mattina, infatti, il numero di inoculazioni si attestava a 14.998.378 unità. E' quanto si evince dal report quotidiano sulla campagna vaccinale elaborato dalla struttura del Commissario, generale Francesco Figliuolo. Sono 4.414.633 le persone che hanno già ricevuto la prima e la seconda dose. Sono dunque 10.583.745 coloro che hanno ricevuto almeno la prima dose di uno dei tre vaccini attualmente in uso in Italia.

Ieri è arrivato il record di Vaccinazioni in un giorno, ma si deve fare ancora meglio

Per quel che riguarda le somministrazioni quotidiane, ieri si è raggiunto il record di 354.632 iniezioni. Rispetto alle dosi consegnate alle regioni, 17.323.080, ne sono state utilizzate l'86,6 per cento. Oggi, inoltre, sono in arrivo nelle Regioni altre dosi del vaccino Moderna, facenti parte del lotto di 400 mila arrivato ieri in Italia. Il dato sulle somministrazioni cresce in alcuni territori, come il Veneto (91,4 per cento), e scende in altri come la Calabria (76 per cento) o la Basilicata (78,1 per cento).

Il sottosegretario alla Salute Sileri intanto si dichiara molto ottimista

"Le riaperture sono irreversibili, non dovremo più temere di dover chiudere. La campagna vaccinale avanza e guardiamo con ottimismo ai risultati ottenuti dai Paesi più avanti di noi, come Inghilterra e Israele". Lo afferma Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, parlando della riaperture in programma nei prossimi giorni, in un'intervista a 'La Stampa'. "Le riaperture - aggiunge - erano previste per il 1 maggio, cambia poco anticiparle al 26 aprile. Non si puo' parlare di vittoria o di sconfitta di qualcuno. Serviranno attenzione e gradualità nell'allargare le maglie perché con aperture avventate, senza sufficienti controlli, rischiamo di fare passi indietro. Ma voglio ripeterlo: non torneremo più alle chiusure". Sulle ripercussioni sul sistema sanitario di un eventuale aumento del rischio, Sileri sottolinea che "l'incidenza dei contagi e' sempre piu' bassa, caleranno i posti occupati nelle terapie intensive e inizieremo presto a vedere l'effetto dei vaccini sui ricoveri degli over 80. Per avere un calo del numero dei morti, invece, servirà almeno un altro mese". Il rischio è stato calcolato con buonsenso scientifico e la programmazione è basata sull'andamento dei numeri. Inghilterra e Israele si sono mosse con le nostre stesse tempistiche: perché non dovremmo vedere gli stessi risultati che loro hanno oggi?". Leggi anche: Draghi ridà “speranza”: “Torna la zona gialla. Riaprono palestre, scuole, parrucchieri e ristoranti di sera” Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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