Papa Francesco si è vaccinato. Il pontefice ha ricevuto oggi la dose del vaccino in Vaticano.
Questa mattina è iniziato il piano vaccinazioni nello Stato Vaticano, con l'arrivo delle prime dosi del vaccino Pfizer e BioNTech. L'84enne Pontefice è stato uno dei primi a ricevere il vaccino, ma per un problema di privacy non ci sono foto che attestino quanto è avvenuto.
Saranno vaccinati i cittadini, i dipendenti e pensionati, ma anche i familiari che godono dell'assistenza del Fas (Fondo Assistenza Sanitaria). La campagna è completamente su base volontaria. Per ora sono esclusi dalla vaccinazione i minori di 18 anni perché non sono stati ancora effettuati studi che comprendono questa fascia di età.
Tra tre settimane papa Francesco riceverà la seconda dose. Lo stesso Francisco aveva annunciato pochi giorni fa, in un'intervista, che si aspettava di essere vaccinato questa settimana.
Papa Francesco: "Dovremmo farlo tutti"
"Credo che eticamente tutti dovrebbero fare il vaccino, è un'opzione etica, perché rischi la tua salute, la tua vita, ma rischi anche la vita degli altri", ha detto. "La prossima settimana inizieremo a farlo qui, in Vaticano e ho prenotato un turno. Deve essere fatto", ha aggiunto.
Il ricordo di papa Francesco della sua infanzia
E ha ricordato che, nella sua infanzia a Buenos Aires, ha ricevuto vari vaccini. "Quando ero piccolo ricordo che c'era la crisi della poliomielite e molti bambini ne erano paralizzati e c'era la disperazione per potersi vaccinare. Quando uscì il vaccino te lo davano con lo zucchero e c'erano tante mamme in pena".
Vaccino pericolosità
"Non so perché qualcuno dice: 'no, il vaccino è pericoloso'", ha continuato, "ma se i medici te lo presentano come qualcosa che può andare bene, che non ha particolari pericoli, perché non farlo? che non saprei spiegare, ma oggi devi farti vaccinare ", ha aggiunto.
Vaccini, in Campania pochi casi di effetti collaterali. Le reazioni
Il piano vaccini in Campania prosegue senza troppi intoppi. Sono pochi i casi registrati di utenti che hanno riscontrato effetti collaterali.
Dunque, sul fronte delle reazioni ai vaccini anti Covid in Campania non vi è nessun caso grave e gli effetti collaterali sono allo 0,44%.
Sono i farmacisti e gli anestesisti presenti nei luoghi di somministrazione ad osservare quel che accade nell’immediato a chi riceve il farmaco, a raccogliere le segnalazioni anche nell’arco delle successive ore e giorni, ad annotare tutto e trasmettere poi i dati a un centro unico di raccolta regionale a sua volta in contatto con un organo centrale presso l’Istituto superiore di Sanità.
Le reazioni al vaccino
Annalisa Capuano, docente ordinario dell’Università Vanvitelli e responsabile del Centro regionale di Farmacovigilanza e farmacoepidemiologia, ha spiegato: “I pochissimi casi di rilevanza clinica sono stati prevalentemente rappresentati da eritema diffuso, prurito in sede di somministrazione, dispnea, malessere generale, epigastralgia, brividi, diarrea, nausea, tachicardia, bradicardia, ipotensione, cefalea, dolori muscolari, calo pressorio, capogiri e sudorazione fredda.
Da una valutazione clinica più precisa di questi eventi osservati, è emerso che la maggior parte descrivono un quadro sintomatologico relativo a uno stato di ansia da immunizzazione ovvero risposta allo stress da immunizzazione, che si esprimono appunto con svenimenti, capogiri, sudorazione fredda.
Altri si riferiscono invece ad eventi per i quali non si può escludere una correlazione diretta con la procedura di somministrazione del vaccino. Va chiarito che si tratta, tuttavia, di una percentuale decisamente bassa di casi che ci conforta sull’ottimo profilo del rapporto tra rischi e benefici di questo vaccino.
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