A parlare è Moretta dell'ordine dei dottori commercialisti, dicendo: "c'è bisogno di una Task force di specialisti per spendere fondi Ue in maniera efficace" Continua così: Per questo proposito presentiamo una nuova edizione, rivista e aggiornata, del nostro corso sulla progettazione e gestione dei fondi europei. Realtà che permetterà di approfondire, attraverso alcuni project work, i programmi dedicati alla ricerca, alle politiche, alla formazione e altro. Grande attenzione anche al green e in particolare alle piccole e medie imprese, incluse start up. L'Italia visto il momento, oggi ha bisogno, ancora più del passato, di eccellenti euro progettisti.

Riccardo Realfonzo ringrazia così l'ordine dei commercialisti

Su questo punto ha espresso soddisfazione Riccardo Realfonzo, direttore scientifico della Scuola di Governo del Territorio: "Ringrazio l'Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti contabili di Napoli per aver reso possibile la terza edizione del Corso. Solo così potremo sfruttare al meglio le opportunità offerte dal Recovery Plan e dunque dalla prossima programmazione europea.

Nel frattempo, novità dal decreto sostegni

Novità dal Decreto Sostegni, approvato lo scorso 19 marzo e che ha introdotto un nuovo sistema di calcolo per quanti vogliano richiedere i bonus: i contributi a fondo perduto verranno erogati dall’Agenzia delle Entrate. Cambiano, però, gli importi. I nuovi bonus sono riservati ai titolari di partita Iva e condizionati da alcuni parametri nuovi di zecca. L’intento è quello di introdurre una maggiore uguaglianza nell’erogazione del contributo. Queste novità sono importanti, perché rispetto ai bonus introdotti dal precedente Governo c’è un cambio decisivo, al quale è necessario uniformarsi per presentare le richieste. La bella notizia è che probabilmente non sarà l’unico bonus introdotto da Mario Draghi, anzi.

La questione dei bonus

I titolari di partita Iva, che hanno intenzione di richiedere i nuovi bonus introdotti dal Dl Sostegni, per sapere quale importo gli spetta, devono necessariamente tenere conto delle cinque fasce di fatturato. Il primo passo è quello di confrontare il fatturato medio mensile del 2020 con quello del 2019. Così si può accedere ai contributi anche se sarà necessario aver registrato una perdita pari ad almeno 30% del fatturato nel corso dell’anno. Successivamente sarà applicata una percentuale che rientra nella forbice compresa tra il 20 ed il 60%. I requisiti per accedere a questo nuovo bonus non sono ancora finiti. Per poter ottenere il contributo a fondo perduto, non bisogna aver superato i 10 milioni di euro. Solo e soltanto i titolari di partita Iva che soddisfano questi due requisiti possono inoltrare la richiesta per il bonus, per il quale l’Agenzia delle Entrate starebbe predisponendo una nuova piattaforma, che dovrebbe entrare in funzione entro la fine di marzo, mentre i pagamenti dovrebbero partire entro l’8 aprile 2021. Leggi anche: Scuola: arrivano milioni. De Luca ora ride, valanga di finanziamenti in Campania Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo
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