Mario Draghi rompe il silenzio. Il suoi discorso si inserisce nel momento che si sta vivendo in Italia, nuovamente
duro e difficile.
A distanza di un anno siamo ancora sommersi dall'
emergenza contagi e vediamo le nostre libertà personali ancora sospese.
A questo si aggiungono le
crisi economiche e sociali che si sovrappongono, con diverse categorie a terra per via delle restrizioni.
Purtroppo è anche vero che l'Italia e i suoi ospedali non possono reggere le aperture poiché i tanti contagi porterebbero al
collasso della rete ospedaliera.
Il messaggio del premier Mario Draghi
Mario Draghi dopo questo primo periodo in cui gli è stato contestato soprattutto
il suo silenzio istituzionale lascia un messaggio agli italiani in occasione di un 8 marzo particolare, all'insegna del virus.
"Il 10 marzo di un anno fa l'Italia si chiudeva diventando, per la prima volta, una grande zona rossa - ricorda Draghi - che proseguendo paventa nuove possibili restrizioni.
"Un nostro concittadino su venti è stato contagiato, secondo i dati ufficiali che, come è noto, sottostimano la diffusione del virus.
Mai avremmo pensato che un anno dopo ci saremmo trovati a fronteggiare un'emergenza analoga e che il conto ufficiale delle vittime si sarebbe avvicinato alla terribile soglia dei centomila morti.
Dobbiamo al rispetto della memoria dei tanti cittadini che hanno perso la vita il dovere del nostro impegno".
"Ringrazio, ancora una volta, i cittadini per la loro disciplina, la loro infinita pazienza, soprattutto coloro che soffrono le conseguenze anche economiche della pandemia.
"Dico grazie gli studenti, le famiglie e gli insegnanti che sopportano il peso della chiusura delle scuole. Ringrazio gli operatori sanitari, le forze dell'ordine, le forze armate, la Protezione Civile e tanti altri lavoratori in prima linea per la loro incessante opera."
Sono anche questi esempi di responsabilità civica e professionale, di cittadinanza italiana attiva che impongono al governo di moltiplicare ogni sforzo."
Continua così il premier Mario Draghi
"Non voglio promettere nulla che non sia veramente realizzabile - spiega ancora Draghi - Le mie preoccupazioni sono le vostre preoccupazioni.
Il mio pensiero costante è diretto a rendere efficace ed efficiente l`azione dell`esecutivo nel tutelare la salute, sostenere chi è in difficoltà, favorire la ripresa economica, accelerare le riforme". "Il governo deve moltiplicare ogni sforzo - ammonisce - Siamo solo all'inizio".
"Il nostro compito è quello di salvaguardare con ogni mezzo la vita degli italiani e permettere al più presto un ritorno alla normalità. Ogni vita conta. Non perdere un attimo, non lasciare nulla di intentato, compiere scelte meditate, ma rapide".
"Questo non è il momento di dividerci o di riaffermare le nostre identità - spiega il premier - Ma è il momento di dare una risposta alle tante persone che soffrono per la crisi economica, che rischiano di perdere il posto di lavoro, di combattere le disuguaglianze. In un solo anno il numero di italiani che vivono in una situazione di povertà assoluta è aumentato di oltre un milione, mentre si sono acuite altre disparità, prima fra tutte quella tra donne e uomini"
"Se in Lombardia l'emergenza è arrivata al punto da spingere gli ospedali a cancellare i ricoveri programmati, in queste ore si parla di una nuova possibile stretta con maggiori restrizioni che potrebbero portare l'intero territorio nazionale in zona rossa o arancione rafforzato, magari nel solo weekend e anticipando il coprifuoco."
Combattere il virus con l'aumento delle vaccinazioni
Una ipotesi che si accompagna alla necessità di aumentare la somministrazione dei vaccini in ragione anche dell'arrivo entro fine marzo circa 9 milioni di dosi.
Quanto al piano vaccinale Draghi ha spiegato che nei prossimi giorni "sarà decisamente potenziato" e si privilegeranno le persone più fragili e le categorie a rischio. "Aspettare il proprio turno è un modo anche per tutelare la salute dei nostri concittadini più deboli".
Una bona notizia arriva oggi per il vaccino AstraZeneca che potrà essere somministrato anche agli over 65 . Lo spiega una circolare del ministero della Salute che esclude solo i soggetti estremamente vulnerabili.
(Today)
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