Matteo Napolitano
Matteo Napolitano

Un nuovo episodio di furto ha colpito i giocatori del Napoli: questa volta è toccato a Matteo Politano, attaccante esterno della squadra. 

La sua auto è stata rubata mentre cenava in un ristorante di Posillipo. Questo è il terzo caso di furto che coinvolge i calciatori del Napoli negli ultimi 39 giorni, aumentando le preoccupazioni sulla sicurezza dei giocatori nella città partenopea.

La dinamica del furto dell'auto di Politano

Matteo Politano, che recentemente ha raggiunto le 200 presenze con la maglia del Napoli, si trovava ieri sera a cena in un ristorante di Posillipo, una delle zone più esclusive della città. Quando è uscito dal locale, ha scoperto che la sua auto, una Smart parcheggiata all'esterno del ristorante, era stata rubata.

La notizia ha iniziato a circolare già dalle prime ore di questa mattina, e solo nel pomeriggio è arrivata la conferma da fonti vicine al club. Il furto di Politano si aggiunge ad altri due episodi simili, avvenuti nelle ultime settimane, che hanno coinvolto i suoi compagni di squadra Neres e Juan Jesus. Questo terzo episodio in meno di due mesi solleva non pochi interrogativi sulla sicurezza dei calciatori a Napoli.

Un’ondata di furti che preoccupa i giocatori del Napoli

Il furto dell'auto di Politano non è un caso isolato. Dal 31 agosto al 9 ottobre, tre giocatori del Napoli sono stati vittime di furti o tentativi di furto. Prima di Politano, infatti, anche Neres e Juan Jesus hanno subito furti.

Neres, pur non avendo parlato direttamente del furto, ha visto la sua compagna scusarsi con i tifosi per non aver potuto dedicare loro del tempo a causa dell'incidente. Juan Jesus, invece, ha espresso pubblicamente il suo malessere e la sua frustrazione in un post su Instagram, dove ha denunciato il ritrovamento di ben cinque airtag (dispositivi di tracciamento) nella sua auto. "Sapere che questi delinquenti sanno dove vivo non mi porta serenità", ha scritto il difensore brasiliano, aggiungendo che non si sente più al sicuro a Napoli.

Juan Jesus ha sottolineato quanto sia difficile convivere con la violazione della propria privacy, soprattutto in una città così bella come Napoli. Questo sentimento di insicurezza è condiviso da molti, e il fatto che più giocatori siano stati colpiti in un breve lasso di tempo accresce la preoccupazione.

Precedenti preoccupanti: i furti a Kvaratskhelia e Spalletti

I furti contro i giocatori del Napoli non sono una novità. Alla fine del 2022, il giocatore georgiano Kvicha Kvaratskhelia è stato vittima di un furto all'interno della sua abitazione. Mentre si trovava al piano superiore della sua casa, i ladri sono entrati e hanno rubato senza che lui si accorgesse di nulla. Fortunatamente, Kvaratskhelia non ha subito alcun danno fisico, ma l'episodio ha sollevato molti dubbi sulla sicurezza dei calciatori nelle loro abitazioni.

Un altro caso noto riguarda l’ex allenatore del Napoli, Luciano Spalletti, a cui è stata rubata una Fiat Panda il 15 ottobre 2021. L’auto era parcheggiata lungo corso Vittorio Emanuele, una delle strade principali della città. Questo episodio suscitò molta curiosità e, per ironia della sorte, attirò l’attenzione dei media a causa del tipo di vettura rubata, ben lontana dai modelli di lusso solitamente associati ai personaggi del mondo del calcio.

Una situazione preoccupante per i giocatori e il club

Il continuo ripetersi di questi furti ha messo in allarme i giocatori del Napoli e il club stesso. L'idea che i calciatori possano essere presi di mira da ladri professionisti o che le loro vite private vengano violate crea un clima di preoccupazione e insicurezza. Sebbene i beni materiali possano essere sostituibili, il senso di vulnerabilità e la paura che si genera in seguito a questi eventi è un problema che non può essere sottovalutato.

L’episodio che ha coinvolto Matteo Politano si inserisce in una serie di furti che hanno colpito diversi membri del Napoli negli ultimi tempi, evidenziando una situazione preoccupante. Il club e le autorità locali dovranno prendere misure adeguate per garantire la sicurezza dei giocatori e delle loro famiglie, affinché possano concentrarsi sul loro lavoro in serenità e senza timore per la propria incolumità.

 

 

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