Maxi Blitz dei Carabinieri. La Camorra stringe i denti e non solo in Campania. Dalle prime luci dell'alba i Carabinieri del Comando Provinciale di Roma, nel Lazio, in Campania e in Veneto stanno dando esecuzione a un'ordinanza di custodia cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Roma.
Su richiesta della locale Direzione Distrettuale Antimafia, si dispone l'arresto per 28 persone ritenute appartenenti ad un'organizzazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti.
E, a vario titolo, di estorsione, detenzione e porto illegale di armi, lesioni personali gravissime, tentato omicidio, trasferimento fraudolento di valori, reati, per la maggior parte, aggravati dal metodo mafioso.
Camorra - Il provvedimento
Trae origine dall'indagine condotta dai Carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma che ha consentito di ricostruire l'operativita' della camorra, in Roma, di un cartello della droga, capeggiato dal noto Michele Senese, anch'egli destinatario della misura cautelare e finito in manette.
Sotto la sua egida operavano distinti gruppi dediti al traffico di sostanze stupefacenti, individuandone gli assetti verticistici, i sodali e i pusher.
In seno a uno di questi gruppi operava anche Fabrizio Piscitelli, ucciso in un agguato a Roma il 7 agosto del 2019.
Tragedia a Napoli. Bimba appena nata muore tra le braccia della mamma: “Ridatemi mia figlia”
Bimba appena nata muore tra le braccia della mamma. Un dramma che ha sconvolto oltre la famiglia, l’intera città.
Tragedia – I fatti
Una bimba, nata al sesto mese, è morta durante il trasporto in ospedale. La Procura della Repubblica partenopea ha aperto un’inchiesta e ha disposto l’autopsia sulla salma della piccola.
Tragedia – L’episodio
Si è verificato lunedì mattina nel pieno centro di Napoli. Sono stati i genitori della piccola a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine, lamentando ritardi da parte dei medici, oltre a denunciare la mancanza di una incubatrice all’interno dell’ambulanza.
La polizia, giunta al policlinico ha sequestrato le cartelle cliniche e il corpo della piccola.
I genitori
Maria Pappagallo, 30 anni, lavoratrice, e Mario Conson, noto pizzaiolo, sarebbero dovuti diventare genitori di una bambina.
Il parto era previsto tra tre mesi, ma qualcosa è andato storto: la donna, positiva al Covid, e al sesto mese di gravidanza, ha cominciato ad avere forti dolori all’addome. La donna capisce che c’è qualcosa che non va: è in travaglio. A quel punto il marito chiama il ginecologo e proprio mentre è al telefono Maria dà alla luce la sua bambina, la quale rimane attaccata a lungo al cordone ombelicale.
Le indagini
La donna, secondo le prime ricostruzioni, avrebbe partorito a casa, secondo quello che viene chiamato parto precipitoso, avvenuto molto precocemente a 6 mesi.
A quel punto la famiglia, allarmata, avrebbe chiamato subito il 118 per prestare soccorsi. Sul posto sarebbe arrivata
l’ambulanza del 118 nel giro, sembra, di circa 26 minuti, un tempo spiegabile anche dal fatto che è dovuta intervenire l’ambulanza Covid, essendo la mamma positiva, dove il personale impiega circa 10 minuti in genere per la preparazione.
La bimba
Secondo le prime ricostruzioni e secondo quanto riporta Internapoli, era già in gravi condizioni. Durante il trasporto in ospedale, senza incubatrice, i sanitari hanno provato a praticare tutte le manovre del caso con resporazione cardio polmonare.
Purtroppo tutti i tentativi di tenere in vita la piccola sono stati vani. Giunti in ospedale, i medici non hanno potuto fare altro che dichiarare il decesso della neonata.
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