GUERRA UCRAINA. "La Nato e gli alleati Nato non parte del conflitto in Ucraina. Forniamo il sostegno per il suo diritto di difesa", ha dichiarato Stoltenberg. Duda: "Nessuna prova che sia stato un attacco rivolto a noi". Mosca nega ogni responsabilità e Kiev chiede di avere accesso al luogo colpito in modo da avviare "un'indagine congiunta". Meloni: "Missile in Polonia? Comunque responsabilità russa".

"Non vi è alcuna indicazione - ha dichiarato il segretario Stoltenberg - che la Russia stia in alcun modo preparando un'offensiva contro la Nato".

E ha aggiunto: "La Nato e gli alleati Nato non parte del conflitto in Ucraina. Forniamo il sostegno per il suo diritto di difesa".

Missili Polonia - Il presidente polacco Duda

Ha affermato che non vi sono al momento "prove inequivocabili" sulla provenienza dei razzi e che l'indagine è ancora in corso con la collaborazione degli alleati. Il missile che ha provocato due vittime in Polonia, deriva, secondo le indagini preliminari da un "errore tecnico": lo ha detto a Bali il presidente turco Recep Tayyip Erdogan.

A Bali riunione di emergenza del G7 e dei leader della Nato, su richiesta di Biden, dopo che la Polonia si è appellata all'articolo 4 dell'Alleanza atlantica, quello che prevede consultazioni in caso di minaccia ad un Paese membro.

Mosca nega ogni responsabilità e accusa Kiev di avere messo in atto una 'provocazione' per favorire una escalation del conflitto. Convocati per oggi anche il consiglio di sicurezza dell'Onu e quello polacco. "L'ipotesi che sulla Polonia sia caduto un missile dell'antiaerea ucraina non cambia la sostanza, la responsabilità di quello che è accaduto per quanto ci riguarda è tutta russa", ha affermato Giorgia Meloni nel corso della conferenza stampa tenuta al termine del G20.

Missili Polonia - Mosca convoca l'ambasciatore polacco

L'ambasciatore polacco a Mosca è stato convocato presso il ministero russo degli Esteri. Lo riferiscono fonti diplomatiche citate dalla Tass.

Kiev, a Kherson scoperta una stanza delle torture russa

Gli investigatori ucraini hanno scoperto una presunta "stanza delle torture" nella città di Kherson, dove dozzine di uomini sarebbero stati detenuti, sottoposti a elettroshock, picchiati e alcuni di loro uccisi.

A riferirlo è il Guardian. La polizia ha detto che i soldati russi hanno preso il controllo di un centro di detenzione minorile intorno alla metà di marzo, trasformandolo in un carcere. Tre vicini e due negozianti hanno detto di aver iniziato a sentire urla circa 6 settimane dopo. Testimoni citati dal Guardian hanno detto di aver visto persone portate nella struttura con sacchi in testa, e alcuni corpi portati via. (Skytg24)

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