Amalfi è una delle mete turistiche più belle della regione Campania. Un paradiso terrestre che, ogni anno, attrae turisti provenienti da ogni parte del globo. Ma, a causa dell'emergenza Coronavirus, quel paradiso si è trasformato in un "inferno" per il comparto turistico.

Amalfi, proteste dei lavoratori

Gli operatori del comparto turistico, infatti, sono stati gravemente colpiti dal Covid e ne stanno pagando le conseguenze dal punto di vista economico. Come si legge sulle pagine de "Il Mattino", quest'oggi i lavoratori sono scesi in piazza per protestare. "Lavoro e dignità per tutti" il contenuto dello striscione apparso in piazza Duomo, luogo dove si è tenuta la protesta dei lavoratori. In contemporanea con Capri, Sorrento ed Ischia. La situazione economica in cui versano, infatti, accomuna le perle del nostro golfo. Oltre allo striscione, i manifestanti hanno portato con sè un cuscino: simbolo, come hanno apertamente dichiarato, di ciò che gli rimane, ovvero nulla. Situazione drammatica economicamente, cui le istituzioni dovranno porre rimedio.

Turismo in crisi, parlano gli operatori

"Il cuscino, ormai vuoto, è simbolo di tutte quelle famiglie che operanti con codice fiscale per i bed and breakfast o con partita iva per affittacamere e case vacanze, non hanno percepito dallo Stato nulla nel primo caso e somme troppo esigue nel secondo per il sostegno delle stesse" denunciano i lavoratori. Oltre all'Associazione dei bed & breakfast ed affittacamere della Campania, hanno protestato anche altre categorie: agenzie di viaggio, guide turistiche, agenzie di noleggio e società di servizi. Categorie messe in crisi dall'emergenza Covid-19.

Operatori del turismo in piazza, le richieste

La protesta dei manifestanti è finalizzata ad alcune richieste da porre al governo centrale ed alle istituzioni competenti. A cominciare dalla richiesta di chiarezza sia sulle riaperture che sul famigerato passaporto vaccinale, oltre a chiedere le vaccinazioni per gli operatori turistici. Le richieste riguardano anche la fiscalità, tenuto conto della grave crisi economica in cui versano le attività turistiche a causa dei mancati introiti economici ottenuti. La detassazione fiscale, l'estensione del bonus del 110% per far sì che vengano recuperati gli immobili privati, ristori e riordino delle normative che riguardano le strutture extra-alberghiere. Leggi anche: Il grido di dolore di De Luca: Draghi, dove sono le 210mila dosi di vaccino?! Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo Seguici sul nostro canale Youtube 41esimoparallelo    
Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Scendono in piazza gli stagionali dell'agricoltura: "Noi ignorati dai ristori"