Massimo Giletti ha ospitato Marco Travaglio su Non è l'Arena, trasmissione di La7, per parlare del suo libro "Scemi di guerra". Durante l'intervista, il conduttore ha chiesto al direttore del Fatto Quotidiano di commentare un articolo pubblicato sulla testata giornalistica riguardante la presenza di soldati ucraini addestrati all'uso di missili terra-aria in Italia.

"Prima però volevo capire questo scoop di oggi, il racconto che fate della presenza di soldati ucraini che verrebbero addestrati sul nostro territorio".

Non è L'Arena, Marco Travaglia spiazza

Travaglio ha confermato che si tratta di soldati che vengono addestrati per l'utilizzo delle armi che l'Italia sta per fornire a Kiev.

"Si, sono soldati che vengono addestrati all'uso di missili terra aria che l'Italia sta per fornire a Kiev".

Giletti ha anche accennato al rapporto con i mezzi che l'Italia dovrebbe inviare all'Ucraina, che non sono banali.

"Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha detto che fa parte di un accordo europeo. Ma qui c'è anche il rapporto coi mezzi che dovremo dare, che non sono più banali...".

Marco Travaglio ha evidenziato che l'escalation dell'invio di armi comporta anche l'addestramento di un numero sempre maggiore di persone, arrivando a coinvolgere persino soldati ucraini presenti in Italia.

"L'escalation è questo, una progressione geometrica che va verso l'altro, più sono sofisticate le armi che mandiamo, più persone dobbiamo addestrare, al punto che abbiamo gli ucraini nel nostro territorio. Siamo sempre più coinvolti, abbiamo la guerra in casa".

Il direttore del Fatto Quotidiano ha poi svelato che i soldati ucraini si trovano soprattutto a Sabaudia e in Sardegna. Secondo Travaglio, l'Italia sta sempre più diventando parte di una guerra che sta accadendo altrove ma che sta coinvolgendo il territorio italiano stesso.

https://twitter.com/nonelarena/status/1637555183876988932


[sv slug="seguici"]

Tortoreto in lacrime per Renato Di Remigio: addio a un giovane papà
Non è L'Arena, anticipazioni e ospiti della puntata del 19 marzo