Lite finisce nel sangue alla stazione di Aversa, in Campania. Due giovani, di 24 e 28 anni, entrambi nigeriani, ma regolari sul territorio, si sono azzuffati stanotte dopo aver avuto un diverbio verbale. La lite tra i due rivali è degenerata: i due hanno cominciato a colpirsi con bottiglie di vetro rotte, ferendosi reciprocamente.
Aversa, rissa in stazione finisce nel sangue
Adesso un ragazzo in coma e l’altro è ricoverato in condizioni gravissime e rischia di perdere un occhio. Come riporta Casertanews, polizia e carabinieri sono intervenuti in stazione, dopo la segnalazione di alcuni passanti, per sedare la rissa.
Sul posto è giunta anche un’ambulanza del 118: i sanitari hanno trasportato al pronto soccorso uno dei due ragazzi. L’altro ha una ferita molto grave ad un occhio ed i medici stanno valutando un’operazione.
Le indagini sono affidate ai Carabinieri di Aversa che dovranno ricostruire l’accaduto. Sequestrate le immagini delle telecamere di videosorveglianza installate all’interno della stazione. Fonte: Tele Club Italia
Tragedia in Campania: investito e ucciso in strada, Giuseppe aveva 26 anni. E’ morto dopo 5 giorni di agonia
Giuseppe Travaglino non ce l’ha fatta. Il giovane coinvolto nel tragico incidente avvenuto la notte tra venerdì e sabato a Pomigliano D’Arco è morto nella notte in ospedale. Originario di Acerra era stato investito nella notte tra sabato e domenica a da un’auto in fase di sorpasso di cui alla guida c’era un 19enne.
Troppo gravi le ferite riportate nello scontro, trasportato in ospedale ed operato d’urgenza per un ematoma cerebrale. Dopo 5 giorni di agonia arriva la trista notizia che getta nello sconforto l’intera comunità locale.
I genitori di Giuseppe sono distrutti
I genitori di Giuseppe non riescono a darsi pace: “Come si può distruggere una vita tanto meravigliosa?Mio figlio aveva ormai raggiunto il marciapiede quando è stato travolto da uno di 19 anni che stava sorpassando la fila delle auto davanti, viaggiava contromano”. Giuseppe Travaglino si era laureato con 110 e lode in Economia e commercio alla Federico II.
“Era talmente bravo racconta il papà che senza raccomandazioni era stato assunto proprio di recente come analista da una società controllata dallo Stato. Poco prima di essere preso aveva fatto un master ed era risultato il primo del suo corso”, afferma il papà di Giuseppe. Fonte: Il Fatto Vesuviano
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