Assalto al Congresso - Un giudice federale ha ordinato che due leader del gruppo di estrema destra Usa 'Proud Boys' siano detenuti in carcere.
Questo in attesa del processo per il loro coinvolgimento nell'attacco del 6 gennaio al Congresso.
Lo riporta il quotidiano inglese the Guardian
Ethan Nordean, di Washington, e Joseph Biggs, della Florida, insieme ad altri due leader locali del gruppo, sono accusati di cospirazione ai danni della certificazione delle elezioni del 2020.
Oltre ciò, i giudici li accusano anche di aver organizzato e guidato decine di Proud Boys a Capitol Hill.
Molti di loro sono stati tra i primi a fare irruzione nella sede del Congresso e a causare violenze e danni che hanno provocato alla fine la morte di cinque persone e sconvolto l'America.
Il giudice che ha deciso di incarcerare i due ha citato alcuni loro post sui social media pieni di volgarita' e messaggi crittografati.
In uno di questi Biggs scriveva che sarebbe stato tempo di "guerra" se i Democratici " avessero rubato" le elezioni.
Usa, qualche mese dopo maxi assalto armato al Congresso
Hanno circondato il Congresso salendo anche sulle gradinate e le balconate mentre era in corso la certificazione della vittoria di Joe Biden che è stata sospesa. Poi hanno fatto irruzione.
La tensione è altissima e la polizia ha usato i lacrimogeni e ha anche aperto il fuoco contro alcuni sostenitori del presidente uscente armati: c’è un ferito.
La protesta era stata incoraggiata da Trump, durante un suo comizio prima della seduta di ratifica. Washington ha proclamato il coprifuoco. Proteste anche in Georgia.
Invita i suoi a collaborare con la polizia e attacca Mike Pence”.
Per favore, supportate la nostra polizia e le nostre forze dell’ordine.
Sono davvero dalla parte del nostro Paese. State tranquilli”, ha affermato via Twitter Trump prima di accusare il vice presidente di non avere coraggio.
“Mike Pence non ha avuto il coraggio di fare quello che sarebbe stato necessario per proteggere il Paese e la costituzione, dando agli Stati la possibilità di ratificare correttamente i voti. Gli Usa chiedono la verità”.
Chiede l’intervento della Guardia Nazionale, negato dal Pentagono Il Pentagono ha negato la richiesta delle autorità di Washington di dispiegare la Guardia Nazionale al Congresso, assediato dai fan di Donald Trump, e riportare la calma.
Lo riporta il Washington Post citando alcune fonti. La Speaker della Camera, Nancy Pelos, aveva chiesto l’intervento della Guardia Nazionale per mettere in sicurezza il Congresso. Leggi anche:
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