Caos contagi, ospedali sotto stress: "Terapie sub intensive allo stremo"
Ospedali e terapie intensive. "La situazione in questo momento è sicuramente difficile, i ricoveri stanno aumentando, ma ancora abbiamo disponibilità sulle terapie intensive e sulle degenze, cioè la alta e bassa intensità di cure". Queste le ultime dichiarazioni di Giuseppe Galano, direttore dell'UOC - Centrale operativa territoriale 118 di Napoli - e coordinatore della rete regionale. Esso on intende scatenare il panico ma invita alla calma, alla luce di questo momento complesso. "C'è invece un problema sulle medie intensità, le terapie subintensive" - Continua così il dirigente campano. "Le terapie subintensive - spiega - sono state esaurite più o meno velocemente, anche perché, a differenza della prima e della seconda ondata, oggi il paziente non si aggrava più repentinamente, ma va per gradi". "Il secondo gradino è quello della subintensiva e lì siamo un po' in difficoltà". Interpellato sulla situazione nella città di Napoli, Galano spiega che nel capoluogo "c'è una grande concentrazione di ospedali e, per adesso, non c'è una criticità assoluta. Qualche problema in più c'è in provincia, specialmente nel territorio della Asl Napoli 3 Sud che ha un'estensione molto vasta. L'area di cui si occupa infatti va dal quartiere napoletano di Ponticelli a Sorrento. "Quindi un po' di difficoltà la sentiamo" Conclude Galano.