L'emergenza virus che tiene banco da troppo tempo, ormai, continua a destare preoccupazione. Troppi assembramenti in tutte le città d'Italia, nonché l'uso non sempre ligio della mascherina, sono solo alcuni dei comportamenti che stanno condizionando il governo a prendere nuove decisioni.
L'ipotesi che fa paura
Stop agli spostamenti tra le regioni fino al 31 marzo. La prima ipotesi che circolava negli ultimi giorni era quella di uno slittamento fino al 5 marzo, quando sarebbero scadute anche le altre misure anti-Covid.
Ma nelle riunioni ultime di Palazzo Chigi si sarebbe valutato di prorogare lo stop agli spostamenti, indipendentemente dall'area di rischio, fino al 31 marzo, è sarebbe questa -riferiscono fonti di governo - la linea che dovrebbe essere adottata nel Cdm in programma lunedì mattina alle 9.30.
Virus, paura variante inglese
A spaventare maggiormente è la circolazione delle varianti di coronavirus che si stanno diffondendo in tutto il Paese, e dunque per arginare una loro possibile espansione l’unica soluzione sembra essere proprio quella di limitare gli spostamenti.
L’obiettivo del provvedimento è, infatti, quello di limitare l’espansione della variante inglese, mantenendola al di sotto della soglia di diffusione del 50% dei casi di Covid.
Al momento questa cifra raggiunge il 39%, ma con molta probabilità crescerà ancora nei prossimi giorni, data la maggiore trasmissibilità di questo ceppo.
Al momento, stando alla nuova classificazione resa nota nella giornata di venerdì si trovano in zona arancione: Liguria; Toscana; Provincia autonoma di Trento; Sicilia; Emilia Romagna; Campania; Molise e P.A. di Trento.
Restano in zona gialla: Calabria; Basilicata; Friuli Venezia Giulia; Lazio; Lombardia; Marche; Piemonte; Puglia; Sardegna; Veneto e Valle d’Aosta.
Nessuna regione è in zona rossa, tuttavia in alcune aree focolaio sono state imposte le restrizioni massime per evitare una maggiore diffusione del virus.
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