Non si escludono nuovi Lockdown. Questa la direzione della bozza del nuovo decreto ministeriale che sarà consegnata oggi alle Regioni. L'approvazione è prevista per questa sera o comunque per questo fine settimana.  Dal governo centrale c'è preoccupazione per le nuove varianti che circolano e per una campagna di vaccinazione non entrata ancora a pieno regime. Si pensa già ad una nuova stretta e non può escludersi del tutto l'ipotesi lockdown generalizzato. Il nuovo dpcm, il primo firmato dal nuovo premier, conterrà una stretta nelle regole e nuove restrizioni che saranno valide dal 6 marzo fino al 6 aprile. Prevista sempre per oggi la nuova ordinanza sui colori da parte del Ministero della Salute con alcune regioni che rischiano il passaggio a zone arancioni o addirittura rosse.

Bozza del nuovo Dpcm di Draghi. Curva in risalita, rischio lockdown

La bozza del nuovo Dpcm sarà consegnata oggi ai governatori come annunciato dalla nuova ministra degli Affari Regionali Mariastella Gelmini nella riunione con le Regioni di ieri. Il governo Draghi lavora a una nuova tempistica per le restrizioni , così come aveva fatto sapere lo stesso presidente del consiglio quando era ancora incaricato durante le consultazioni in Parlamento. Molto importante al momento la coesione tra il governo e il parlamento, con quest'ultimo che si vede coinvolto in maniera maggiore rispetto agli ultimi tempi. Il nuovo Dpcm, non dovrebbe contenere provvedimenti di riapertura (tranne forse qualcosina per la cultura). I partiti di maggioranza avevano chiesto più aperture che al momento non sembrano possibili.

Questo il riepilogo delle misure e delle restrizioni contenute nel primo Dpcm di Draghi che prevede l'Italia chiusa fino a Pasqua

Stop agli spostamenti tra regioni: il divieto è valido fino al 27 marzo; rimane consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione così come gli spostamenti motivati da esigenze lavorative, ragioni di salute o situazioni di necessità. Permessa in zona gialla in ambito regionale la visita in una sola abitazione privata, una volta al giorno, fra le 5 del mattino e le 22. Possono spostarsi due persone più i figli minori di 14 anni; seconde case: sarà consentito anche nelle zone rosse ma il permesso sarà valido solo per il nucleo familiare; le ordinanze regionali possono derogare a questo permesso in caso di necessità; palestre e piscine chiuse: consentita invece l'attività motoria individuale all'aperto come la camminata, la bici e la corsa; cinema e teatri chiusi fino ad aprile: si lavora a un protocollo per la riapertura con regole molto rigide; ristoranti chiusi a cena; in zona gialla aperti fino alle 18 e fino alle 22 consentito l'asporto. A domicilio è consentito ad ogni ora. Asporto e domicilio sono consentiti nelle zone arancioni e rosse. Gli autogrill restano aperti oltre le 18 in zona gialla, così come le mense e i ristoranti negli alberghi.

Capitolo scuola, le regioni spingono per la chiusura

Per quel che riguarda la scuola c'è freddezza tra governo e regioni. Le Regioni premono infatti per chiudere gli istituti scolastici di ogni ordine e grado ritenendoli un possibile viatico del contagio, con particolare attenzione alla variante inglese del coronavirus che è più contagiosa e che potrebbe diventare dominante in tutta Italia. Ma il governo non sembra avere intenzione, per ora, di chiudere le scuole con un provvedimento nazionale. Il governo Draghi per ora è attendista ma prima o poi dovrà effettuare una scelta. Intanto però c’è stato un aumento del 38,8% di contagi tra i bambini della scuola dell’infanzia e elementari e del 23,4% tra gli alunni delle superiori. Solo nelle scuole di Napoli è stato registrato un aumento del 47,2% di casi tra gli studenti e del 51,6% tra i docenti delle scuole medie dall’inizio del mese.

L'ordinanza di Speranza oggi: le otto regioni che rischiano la zona arancione e rossa. Nuovi lockdown

Oggi arriverà il parere del Comitato tecnico scientifico sulla ripresa al 27 marzo che sarà positivo sia pur condizionato all’andamento dell’epidemia. Nel frattempo il governo Draghi ha comunque una novità al momento: i ristori per le attività commerciali in zona rossa che dovrebbero essere già presenti nel decreto ministeriale. Diversi studi realizzati con modelli matematici hanno evidenziato che la variante VOC 202012/01, lineage B.1.1.7 presenta una maggiore trasmissibilità. Si sospetta inoltre che essa si possa associare ad una maggiore virulenza; la prevalenza nazionale di VOC 202012/01 il 4-5 febbraio 2021 è pari a 17,8%. La situazione preoccupa e non è semplice fare delle scelte che accontentino tutti. (Today) Leggi anche: Campania: dati covid in netto rialzo, alto il rischio zona rossa Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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