Come ampiamente riportato nelle ultime ore, le scuole di ogni ordine e grado in Campania resteranno chiuse. Al momento l'ordinanza di De Luca è firmata ed è valida a partire dal primo marzo, resta comunque un piccolo spiraglio per le scuole elementari.
Seguiranno aggiornamenti su questo tema nelle prossime ore. In base anche all'andamento dei contagi potrebbe presto cambiare tutto, vista anche l'importanza del tema.
Il presidente Vincenzo De Luca nella sua ormai abituale diretta del venerdì ha annunciato una nuova, drastica decisione relativa alle attività didattiche in regione, ma sta valutando la possibilità di mantenere le lezioni in presenza almeno per le scuole elementari.
La notizia è riportata anche da Repubblica che riporta di una discussione in programma oggi presso l’Unità di Crisi della Regione Campania.
De Luca aveva reso noto che in Campania da lunedì tutte le scuole sarebbero state chiuse per far fronte a un nuovo aumento di contagi: “Ci sono oltre duemila casi al giorno e la variante inglese è in circolo, continuando così non reggeremmo”, aveva dichiarato il governatore della Campania.
Intanto i dati sono piuttosto sconfortanti, il tasso di incidenza dei positivi è arrivato ieri all’11,23%, segnando un aumento rispetto alla giornata di giovedì (10%).
De Luca, la soluzione per le riaperture è vaccinare in tutta fretta
Per ritornare ad una vita "normale" è ovvio che bisogna accelerare sui vaccini per raggiungere
l'immunità di gregge. La campagna vaccinale però al momento pare andare a rilento, scatenando la polemica da parte dello stesso De Luca.
“
Con queste forniture vaccini andremo alle calende greche“. Queste le parole polemiche del presidente, che nella sua ultima diretta paragona le possibili lungaggini nella
somministrazione dei vaccini all’adagio latino “alle calende greche”. In sintesi: così non ci arriveremo mai
Vincenzo De Luca si vede quindi costretto a ribadire, nel corso della diretta Facebook del venerdì, la necessità di velocizzare la somministrazione dei vaccini, aggiungendo che “la distribuzione equa dei vaccini non è avvenuta, abbiamo avuto le
sperequazioni a danno in particolare della Campania“.
Ritardi sui vaccini, anche in Campania si valuta l'idea di somministrare una sola dose
I ritardi e le mancate consegne dei sieri, secondo De Luca, potrebbero far riflettere su quello che sta facendo la
Gran Bretagna, tra gli altri.
“Potremmo dover ragionare di somministrare solo la prima dose, abbassando la copertura – ha spiegato – come fanno in Gran Bretagna. "Se dobbiamo stare fermi,
meglio una copertura più bassa al 50-60%, che comunque riduce l’attacco del Covid, che stare a contemplare il nulla“, ha concluso
Vincenzo De Luca.
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