Arriva la circolare del Viminale: "Necessari più controlli sulla movida e le uscite nelle zone rosse".
Il ministero chiede più controlli
Il ministero dell'Interno chiede ai prefetti delle città una maggiore sorveglianza. Più controlli soprattutto nei giorni festivi e prefestivi.
Il Viminale sorveglia le misure
Le misure restrittive dovranno essere controllate maggiormente dalle polizie locali, soprattutto in quelle che stanno passando in un'altra fascia.
Preoccupano le zone della movida
Le preoccupazioni concernono principalmente la movida e le eventuali uscite dalle regioni o aree in zona rossa. Così il Viminale precisa le sue intenzioni in una circolare.
Rafforzamento dei controlli
Dopo l'entrata in vigore del nuovo Dpcm, da oggi in vigore fino al 6 aprile, il ministero dell'Interno ha richiesto di rafforzare i controlli.
I weekend sotto osservazione
Una sorveglianza speciale, quindi, nelle aree della movida nei giorni festivi e prefestivi “
anche a seguito di recenti episodi di assembramento verificatisi in alcuni grandi capoluoghi nell’imminenza del ‘passaggio’ a una zona caratterizzata da misure più restrittive”.
Controlli mirati
La richiesta della ministra Luciana Lamorgese, è quella di effettuare “servizi di controllo mirati” in collaborazione con le polizie locali “
nelle zone urbane usualmente interessate dal fenomeno della movida, sia in circostanze analoghe a quelle surricordate come anche nei giorni festivi e prefestivi”. Non si tratta però dell’unica richiesta arrivata alle prefetture di tutta Italia.
Attenzione alle aree rosse
“
Particolare attenzione – si legge nella circolare –
andrà riservata alle aree territoriali interessate da provvedimenti più restrittivi, adottati dalle autorità regionali o comunali per effetto dell’aggravamento del quadro epidemiologico”. Ovvero, controlli più stringenti nelle zone rosse.
L'ordine e la sicurezza pubblica
“
In questi casi controlli nel quadro di una generale sostenibilità che andrà scrupolosamente valutata in sede di comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, dovranno principalmente riguardare le vie di accesso e di uscita dai territori oggetto dei provvedimenti”.
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