Dramma in Campania, un anziano contrae il Covid in ospedale e poi muore. Il contagio è avvenuto mentre l'uomo era ricoverato a Roccadaspide, l'ospedale dove nelle ultime settimane era scoppiato un focolaio.
L'uomo, un 81enne di Capaccio Paestum, provincia di Salerno, era inizialmente negativo ed era stato ricoverato a causa di altri problemi di salute, ma, dopo essersi infettato nella struttura ospedaliera del salernitano, era stato trasferito all’ospedale Loreto Mare a Napoli.
Lì, purtroppo, le sue condizioni sono precipitate ed il cuore ha smesso di battere. La comunità di Capaccio Paestum è a lutto, per la morte dell'anziano, conosciuto e benvoluto da tutti. C'è paura in città, ma anche tanta rabbia, il contagio poteva essere evitato.
Intanto, sempre nella città dei templi, ieri è stato registrato un nuovo contagio: complessivamente a Capaccio sono 56 i positivi al Covid.
Nuova ordinanza, De Luca chiude tutto, la Campania si ribella e riapre: "Abbiamo fame”, su le saracinesche anche la sera
Nuova ordinanza, De Luca chiude tutto, la Campania riapre. Come in tutta Italia, anche la Regione dello sceriffo Vincenzo De Luca e in primis la sua città, non ne può più e grida voglia di normalità ma soprattutto di vivere.
Da giovedì 14 gennaio ristoranti aperti anche a cena – come titola il quotidiano “Le Cronache” – se non arriveranno risposte. Decine le associazioni che hanno sposato l’iniziativa di Tutela Nazionale Imprese: anche l’Acs di Salerno aderisce alla protesta.
I ristoratori scrivono ai Prefetti e si preparano ad una manifestazione simbolica se non si dimostra loro che i locali pubblici sono fonte di contagio.
Non mancano le polemiche anche sul fronte scuola: De Luca chiude i cancelli. L'ok dei genitori: "Abbiamo paura"
"Gli amministratori dei gruppi Facebook locali 'Tuteliamo i nostri figli, scuole chiuse' sono in perfetta cooperazione e perseguono un percorso comune nel tentativo di ottenere ciò che la maggior parte dei genitori pensa, ma non ha attuato con la riapertura dei cancelli". Lo rendono noto gli admin dei gruppi in una nota congiunta.
"La paura per il Covid è tanta - sottolineano - e l'imposizione delle istituzioni a tornare fra i banchi ha costretto tante famiglie a fare delle scelte forzate. Questo per non porre i propri figli in posizione di svantaggio sociale e didattico, data la privazione della Dad".
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