Clima, domani si scende in piazza a Napoli: "Priorità alla nostra terra". Gli attivisti hanno organizzato un doppio appuntamento in città: piazza Dante e al Porto.
Clima, domani si scende in piazza a Napoli
Alle 10 a piazza Dante e alle 13 al porto: questi gli appuntamenti che gli attivisti di Fridays for Future danno per domani a NAPOLI "per rimettere al centro le tematiche ambientali".
Protesta nel rispetto delle norme anti-Covid
Entrambi i presidi si svolgeranno nel pieno rispetto delle attuali norme anti-contagio. Per partecipare occorre indossare la mascherina e compilare l'autocertificazione.
"Nel mezzo della crisi sanitaria, sociale e politica i nostri governi - si legge nella nota degli attivisti - continuano a procedere nella stessa direzione di sempre, quella del profitto, anche a costo di sacrificare la nostra Terra e il nostro futuro".
"La crisi ambientale, ormai sotto gli occhi di tutte e tutti; condiziona le nostre vite, costringendoci a scegliere tra salute e lavoro, facendoci ammalare nei nostri territori e relegando la nostra generazione all'insicurezza e alla precarietà".
La nostra regione è la più colpita
"Nella nostra regione abbiamo pagato caro il prezzo della devastazione ambientale a causa degli sversamenti illeciti di rifiuti tossici nella Terra dei fuochi; in cui ci si continua ad ammalare e si continua a morire".
"Purtroppo la gestione criminale dei rifiuti pericolosi non e' un capitolo chiuso: nelle ultime settimane all'interno del porto di NAPOLI e' stata trovata un enorme discarica a cielo aperto di rifiuti speciali, i cui liquami sono stati sversati nelle acque del mare".
Fondi per la tutela ambientale
"Siamo stanchi di aspettare, stanchi di politiche che tutelano sempre e solo gli interessi di pochi, vogliamo - concludono - un'azione concreta per il clima che investa parte dei soldi del Recovery Plan nella transizione ecologica".
"Siamo stanchi di pagare le conseguenze dell'inquinamento dei nostri territori vogliamo che venga fatta luce sulla questione del porto e che vengano tutelate le vite di chi ci lavora".
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