"Qualcuno salvi il Natale”, l'appello di De Magistris. L’emergenza Covid in Campania peggiora di giorno in giorno. Ad ogni bollettino pubblicato giornalmente dalla Regione, quello che si para davanti è uno scenario sempre più preoccupante.
Nonostante la regione abbia già implementato misure restrittive particolarmente gravose per la popolazione, c’è chi immagina di intensificare maggiormente i provvedimenti limitativi della libertà personale.
È il caso di Luigi de Magistris
Il sindaco di Napoli in un intervento a Sky Tg24 ha lanciato una proposta: “Credo sia inevitabile una stretta. Io farei misure restrittive a novembre per poi recuperare il Natale, perché l’idea di un Natale così distanti e provati sul piano economico, sociale e psicologico potrebbe essere devastante per l’inverno”.
Una nuova quarantena insomma
Ma più morbida di quella imposta dal governo ad inizio anno: “Senza un lockdown come a marzo e aprile ma con uno smart working forte, con didattica mista negli istituti superiori, con un rallentamento della mobilità, senza lasciarsi andare a misure anche molto pesanti sul piano psicologico come lockdown generalizzati o coprifuoco, parola molto pesante.
[…] Se in 6 mesi non abbiamo aumentato le difese – ha proseguito de Magistris – è quasi inevitabile che si vada al lockdown. Io credo che in Campania sia questione di giorni, credo che dal ponte dei morti andremo di fatto in una sorta di lockdown”.
Secondo De Magistris
“Serve un messaggio di rigore, di responsabilità e di maturità ma anche di serenità”. Il sindaco non ha poi risparmiato una stoccata a Vincenzo De Luca, presidente della Regione Campania: “Fossi stato nel presidente della Regione avrei organizzato da marzo a oggi quella rete di tutela della sanità pubblica che lui non ha fatto e non ci saremmo trovati già adesso a chiudere le scuole.
Invece tutto questo non è stato fatto, non è partita un’unità di assistenza domiciliare, il tracciamento del virus è fuori controllo, i positivi sono tracciati in ritardo, i tamponi sono fatti in ritardo, i risultati arrivano in ritardo”.
“Servono misure molto severe per il mese di novembre” ha infine concluso de Magistris, lanciando poi la sua proposta: “Io farei uno smart working molto forte, ridurrei molto la mobilità se non in casi essenziali e fondamentali e lavorerei su una comunicazione efficace che faccia capire alle persone che, se stiamo attenti, riusciamo a superare questo momento”.(Fonte: Anteprima24)
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