Troppa gente in strada. Il Ministro Francesco Boccia è tra gli esponenti del governo che hanno sposato sin da subito la linea del rigore. Ospite di Rai Uno, ha commentato con desolazione le immagini degli assembramenti che hanno caratterizzato soprattutto le grandi città in questi giorni: “Quella che avverto è una sensazione di sconfitta collettiva.

Abbiamo deciso insieme di investire sull’autodisciplina e non sulle multe

Sono norme che dovremmo rispettare da soli e che in un certo senso stanno funzionando. Tutto questo però non basta, la decisione non è solo mia ma io credo che sia opportuno restringere ulteriormente”.

Nelle prossime ore sono attese novità proprio in questo senso:

“Si tratta di una decisione scientifica basata su dati oggettivi rispetto alla quale serve un parere favorevole collettivo. Non serve discutere ulteriormente tra rigoristi e aperturisti, è una visione sbagliata delle cose. Se decidiamo che nelle festività è opportuno fare alcune scelte dobbiamo essere tutti dalla stessa parte. Se ci saranno nuove restrizioni riguarderanno un periodo limitato. Sarebbero orientate a limitare o eliminare gli assembramenti familiari”.

La linea della Germania, precisa Boccia

E' dovuta al contrasto di una situazione più grave: “In Germania la curva dei contagi sta salendo, da noi sta scendendo. Quello che stiamo valutando in queste ore con il Comitato tecnico scientifico è se siamo in grado, con queste misure, di contenere un eventuale aumento del contagio mantenendo tutta l’Italia in zona gialla. Non possiamo permetterci peggioramenti in vista di una terza ondata che appare sicura. I nostri ospedali in quel momento non dovranno essere appesantiti”.

Italia tutta rossa, quali negozi resteranno aperti:

La scelta dell’Esecutivo, che potrebbe essere annunciata nelle prossime ore, prevede di fatto una sospensione della scacchiera a colori dell’Italia e l’estensione generale a tutte le regioni delle restrizioni previste per la zona rossa o arancione. L’unica deroga potrebbe essere prevista per i comuni con meno di 5mila abitanti, a cui residenti saranno probabilmente concessi spostamenti fino a 30 chilometri dalla proprio centro abitato. Resteranno dunque aperte solo alcune attività commerciali. Pasticcerie, gelaterie, bar e ristoranti resteranno chiusi nei giorni festivi e prefestivi. Via libera agli alimentari, alle farmacie e parafarmacie, ai barbieri e parrucchieri, alle lavanderie, alle edicole e ai tabaccai. In bilico i negozi di abbigliamento, che di fatto restano una delle principali attrattive dello shopping insieme ai negozi di elettrodomestica. Non ci saranno deroghe neanche per i centri commerciali, che resteranno con le serrande abbassate nei weekend. «Sono ormai lunghi mesi che siamo tutti impegnati, con grandi e piccoli sacrifici, nella battaglia contro il Covid-19 – ha scritto ieri il premier Conte sulla sua pagina ufficiale – la nostra comunità nazionale, pur tra mille difficoltà, è riuscita a mostrare un forte spirito di coesione e un grande senso di responsabilità. Sono convinto che continueremo a mostrare questa saldezza anche nelle prossime settimane, in occasione delle festività natalizie».

A rischio la riapertenza della scuola

Il Governo punta a una modifica del Dpcm nelle prossime ore. L’Esecutivo giallo-rosso non vuole farsi trovare impreparato a gennaio, quando potrebbe calare sull’Italia una terza ondata di contagi. Un allentamento delle misure adesso significherebbe mettere a rischio la tenuta del sistema sanitario e soprattutto la ripartenza delle scuole in presenza, prevista per il 7 gennaio. Questa mattina Lamorgese aggiornerà il Cts sui controlli effettuati e sui metodi di contrasto messi in campo per impedire calca e affollamenti. Per evitare che queste scene continuino a ripetersi saranno i prefetti a individuare i luoghi dove dovrà essere bloccata la circolazione, considerando che la vera insidia arriva dagli affollamenti nelle vie dello shopping e nei centri storici, dove bar e ristoranti possono rimanere aperti fino alle 18. Ed è proprio per questo che la stretta su negozi e sui locali pubblici sarà pesante. Leggi anche: Nuova ordinanza in Campania. Il sindaco anticipa De Luca e chiude tutto: "Non si entra e non si esce”. Polizia ovunque Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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