Da inizio agosto, i cartelli con i prezzi medi dei carburanti sono stati introdotti presso tutti i distributori italiani. Tuttavia, questo non ha impedito l'aumento dei prezzi della benzina, che continua a mettere a dura prova gli automobilisti italiani.

Secondo l'elaborazione di Quotidiano Energia, i dati comunicati dai gestori all'Osservaprezzi del Mimit hanno rivelato che il prezzo medio della benzina in modalità self-service è ora di 1,920 euro/litro, in aumento rispetto alla rilevazione precedente che era di 1,913 euro/litro. Anche il prezzo medio del diesel self-service è salito a 1,776 euro/litro, rispetto al valore precedente di 1,767 euro/litro.

Le compagnie di distribuzione offrono prezzi che variano tra 1,913 e 1,940 euro/litro per la benzina. Per il diesel invece si situano tra 1,776 e 1,796 euro/litro. I dati mostrano che i costi medi dei carburanti continuano ad essere stabili e al di sotto dei 2 euro al litro. Lo conferma anche il ministero delle Imprese. Tuttavia, il rincaro della benzina non sembra arrestarsi, e il problema è aggravato dalle quotazioni dei prodotti raffinati a livello internazionale.

Le quotazioni internazionali dei prodotti raffinati stanno trainando i prezzi verso l'alto. La situazione è complicata dalla ridotta disponibilità di scorte e dalle fermate per manutenzione di diverse raffinerie in Europa, Asia e America. Inoltre, la domanda negli Stati Uniti è in crescita durante la "driving season", il periodo estivo di viaggi. Tutti questi elementi contribuiscono a far salire i prezzi della benzina alla pompa, portandoli ai massimi del 2023.

Carburanti, le parole del ministro Urso

Il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, ha ribadito che l'obiettivo dell'introduzione dei cartelli dei prezzi medi è garantire la massima trasparenza per gli utenti. Tuttavia, i benzinai hanno espresso preoccupazione riguardo all'efficacia di questa misura. Secondo Giuseppe Sperduto, presidente di Faib (Federazione autonoma italiana benzinai), il cartello non è una soluzione per contrastare gli aumenti dei prezzi, che sono influenzati da fattori internazionali indipendenti dalle scelte dei gestori italiani. I benzinai segnalano anche una serie di problematiche legate all'attuazione dei cartelli. Ovvero la mancata ricezione di essi da parte di alcuni distributori, l'incertezza su come comportarsi durante le ferie e altre criticità.

Mentre il governo si impegna a mantenere sotto controllo i costi del carburante e a garantire trasparenza nel mercato, gli automobilisti italiani continuano a fare i conti con i rincari dei prezzi della benzina e del diesel. La situazione è complessa e richiede una visione a lungo termine per affrontare le sfide e mitigare l'impatto economico sulle famiglie italiane.

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