Niente scuola in Campania, altro che rientro in classe al 70%. Troppi contagi: il sindcaco chiude le scuole a San Gregorio Magno.
Dopo le notizie relative a quarantene e provvedimenti in Costiera, a Vietri sul Mare e Maiori, ecco nuove decisioni degli amministratori, che firmano altre ordinanze sindacali per disporre didattica a distanza.
Scuola - L'ordinanza
"Si informa la cittadinanza che, a causa dell'aumento dei contagi nel nostro comune - scrive il primo cittadino di San Gregorio Magno -, si ritiene opportuno sospendere l'attività didattica in presenza per le scuole di ogni ordine e grado fino a venerdì 30 aprile.
Attivata la DAD per la scuola primaria e quella secondaria di primo e di secondo grado. Data la delicatezza della situazione è momentaneamente interrotta la didattica in presenza anche per i bambini diversamente abili e per la scuola dell'infanzia: i genitori in questione riceveranno disposizioni in merito all'attivazione delle attività a distanza dai docenti. Si raccomanda inoltre alla popolazione di osservare con rigore tutte le misure di sicurezza necessarie al contenimento dei contagi".
Scuola - Nel frattempo in Campania si continua ad indagare sul caso di Avellino
Omicidio Avellino, arriva la svolta o quasi. Giovanni Limata, il 23enne che ad Avellino ha ucciso il padre della fidanzata, Aldo Gioia, di 53 anni, perché si opponeva alla loro relazione, ha dichiarato che il piano per sterminare l'intera famiglia sarebbe stato messo a punto proprio dalla fidanzata 18enne.
Avellino - L'intento
Era uccidere anche la madre e la sorella della giovane. Lunedì l'interrogatorio di garanzia per i due ragazzi e l'autopsia sul cadavere della vittima.
I Fatti di Avellino
I due ragazzi sono stati arrestati dopo aver confessato. L'omicidio, che sarebbe stato pianificato da tempo, è avvenuto dopo cena nell'abitazione della vittima, che stava dormendo sul divano.
Il 53enne è stato colpito da almeno sette fendenti inferti con un coltellaccio da caccia dal fidanzato della figlia.
Gioia, tuttavia, è rimasto in vita il tempo necessario a consentire alla moglie a all'altra figlia di lanciare l'allarme. E di mettersi in salvo evitando che il piano fosse portato a termine.
Le indagini della Squadra Mobile, coordinate dalla Procura di Avellino, in poche ore hanno ricostruito l'inquietante scenario che ha portato all'arresto della ragazza e del fidanzato, Giovanni Limata, 23 anni, l'autore materiale del delitto.
"Volevano sterminare tutta la famiglia"
Entrambi ora sono reclusi nel carcere di Avellino. Durante la notte, nel corso degli interrogatori, hanno reso piena confessione.
Non solo hanno ammesso di avere architettato e perseguito il terribile delitto ma hanno confessato un piano criminale che avrebbe dovuto portare alla morte anche della madre e della sorella della ragazza. Per poi darsi alla fuga.
Il loro - a giudicare dalle prime risultanze - era un piano studiato da tempo. E nei primi particolari e prevedeva anche la simulazione di un furto per allontanare i sospetti e sviare le indagini.
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