Festa fuorilegge a Napoli: brindano alla laurea dimenticandosi dei lanciafiamme di Vincenzo De Luca. Il locale era apparentemente chiuso, ma le voci e la musica ad alto volume provenienti dall'interno hanno insospettito i finanzieri del comando provinciale di Salerno che una volta entrati all'interno della pizzeria si sono trovati davanti a una festa di laurea. E' accaduto a Pagani, dove i baschi verdi della compagnia di Scafati, durante un normale servizio di controllo per il rispetto delle misure "anti-Covid", sono stati attirati dal trambusto che proveniva dall'esercizio commerciale nella periferia della cittadina dell'Agro.

Festa laurea - All'interno i militari

Hanno trovato addobbi, festoni, ed un assembramento di persone completamente incuranti dell'obbligo di distanziamento e prive di qualsiasi dispositivo di protezione individuale. Tra i 13 soggetti identificati, la 24enne neo-laureata, originaria di Nocera Inferiore, la quale aveva deciso di festeggiare organizzando una serata "per pochi intimi". Per tutti gli invitati e' scattata l'identificazione e la sanzione di 400 euro per l'inosservanza delle norme anti-contagio, anche perche' nel frattempo era entrato in vigore il coprifuoco delle 22. Pur beneficiando delle riduzioni previste in caso di pagamento immediato il "conto" complessivo della trasgressione ammonta comunque a quasi 4.000 euro. Piu' gravi le conseguenze per il titolare della pizzeria, il quale per cinque giorni ha dovuto rinunciare alle aperture a pranzo e all'asporto consentiti nelle regioni in zona gialla.

Nel frattempo, a Salerno centinaia di famiglie in isolamento. Cresce la paura

Boom di contagi a Salerno – come titola, in prima pagina, il quotidiano “La Città”. Nella terra di De Luca la situazione sta decisamente precipitando. Il Covid è in 500 case e continuano quindi ad aumentare le famiglie in isolamento.

Festa e Contagi - Nella giornata di giovedì l’Unità di crisi regionale

Ha registrato altri 46 contagi nel capoluogo. Complessivamente sono stati altri 235 , in tutta la provincia, i casi di positività. Preoccupa sempre la situazione dei nuovi infetti nell’Agro, con Angri che continua ad avere il dato più preoccupante: altri 26 positivi. Arriva quindi l'ordinanza di Speranza. Ora è ufficiale, la Campania si tinge d'arancione: addio anche alle domeniche. Tutte le regole La decisione è stata presa dal ministro della Salute, Roberto Speranza, dopo l’ultimo monitoraggio settimanale dei dati epidemiologici relativi alle ultime due settimane. Con la Campania, anche il Molise ed l’Emilia Romagna passeranno dal giallo all’arancione.

Festa - Boom contagi Campania - La nuova ordinanza

Sarà firmata e andrà in vigore a partire da domenica 21 febbraio. Domani, sabato 20 febbraio, sarà l’ultimo giorno che la Campania resterà in zona gialla.

Poi scatteranno le restrizioni previste per la fascia arancione:

Chiusura bar e ristoranti (solo delivery e asporto), divieto di mobilità al di fuori del proprio comune di residenza salvo motivi di necessità, salute e lavoro. Arancioni anche Molise ed Emilia Romagna. Restano invece gialle la Lombardia, il Veneto, il Lazio, il Piemonte e il Friuli. La Valle d’Aosta per un soffio non passa in zona bianca. Intanto anche l’Iss (Istituto Superiore della Sanità) invoca un inasprimento delle misure di contenimento della pandemia. In particolare chiede di “mantenere drastica la riduzione dei contatti e mobilità”. “Si ribadisce – prosegue l’ISS in una nota -, anche alla luce della conferma della circolazione di alcune varianti virali a maggiore trasmissibilità, di mantenere la drastica riduzione delle interazioni fisiche tra le persone e della mobilità”.

Campania - Le scuole

Fa discutere però, come si legge anche su TeleclubItalia, la scelta di mantenere aperte le scuole, considerate da molti un veicolo di circolazione del contagio.

Chiusi bar e ristoranti

Sembra un incubo senza fine per ristoratori e baristi. Dopo poco più di un mese dalla riapertura avvenuta al termine delle festività natalizie, le attività di ristorazione e di somministrazione di cibo e bevande sono costrette a riabbassare le serrande. A deciderlo è l’imminente ordinanza del Ministero della Salute che sposterà la Campania in zona arancione alla luce degli ultimi dati epidemiologici.

La boccata d’ossigeno

Per le migliaia di commercianti che gestiscono un ristorante o un bar è già finita. La zona arancione e quella rossa infatti prevedono la sospensione del servizio ai tavoli e consentono soltanto il delivery e l’asporto come modalità di vendita. Significa che, da lunedì 22 febbraio, non ci si potrà sedere più al ristorante o al bar per un caffé neanche prima delle 18. Tutti i ristoranti e le pizzerie del lungomare di Napoli e della provincia richiuderanno. Molti dipendenti torneranno in cassa integrazione. Il calo di fatturato per i ristoratori e i baristi è dietro l’angolo. Del resto, in zona arancione sono consentiti soltanto gli spostamenti all’interno del proprio comune di residenza, salvo motivi di necessità, salute o lavoro. Il flusso di pendolari e visitatori che in queste settimane aveva permesso ad alcune attività, soprattutto del capoluogo e delle località turistiche, di risollevare gli introiti, adesso si interromperà di nuovo con l’arrivo delle nuove restrizioni. Per almeno due settimane tornerà in vigore un regime da semi-lockdown, nell’attesa che in Campania i dati sul contagio migliorino al punto da consentire il ritorno in fascia gialla. Leggi anche: Nuova ordinanza in arrivo anche per la Campania, si cambia colore: a breve l'ufficialità Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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