La rivolta dei ristoratori ha già suscitato la reazione di De Luca: oggi pomeriggio è, infatti, prevista una riunione con i rappresentanti delle Camere di Commercio. L'incontro, previsto per le ore 16 di oggi, avvierà da subito le attività finalizzate al riconoscimento dei ristori per le spese di approvvigionamento sostenute in vista della riapertura delle attività, inibita per effetto dell'Ordinanza n.98 del 19 dicembre 2020, nonché per l'istruttoria relativa ai ristori statali per le misure restrittive precedentemente disposte dai vari provvedimenti adottati dal Governo e dalla Regione.

De Luca vicino ai ristoratori

"Saremo vicini - ha dichiarato il Presidente Vincenzo De Luca - e daremo tutto l'aiuto possibile agli operatori la cui attività viene bloccata. Ma è doveroso mantenere una linea di rigore e di responsabilità. Sarebbe inaccettabile che per il rilassamento di pochi giorni si perdesse tutto il lavoro fatto per contenere l'epidemia".

Impossibile riaprire

"Sarebbe assurdo riprendere le attività per poche ore per poi doverle sospendere per mesi interi a fronte di un riesplodere del contagio. Aiuto doveroso per chi ha bisogno ma comportamenti responsabili da parte di tutti. Chiederemo a ogni nostro concittadino di aiutarci per salvaguardare un futuro di lavoro stabile e definitivo" conclude il governatore. La nota dell'ente arriva dopo che stamani è riesplosa la protesta dei ristoratori di Napoli, alle prese con le spese affrontate per sanificare e riattivare le attivita' in vista della riapertura al servizio ai tavoli a ridosso delle festivita' grazie al passaggio della regione in zona gialla.

Nuova ordinanza De Luca, lungomare bloccato, ristoratori furiosi: “Se ci paghi tu, noi chiudiamo”

Continua la protesta dei ristoratori a Napoli che in questo momento stanno bloccando il lungomare e la vicina via Chiatamone. L’ira nasce dal fatto che De Luca ha deciso, senza pensarci troppo, di lasciare la Campania in zona arancione fino al 24 dicembre, quando poi scatterà la stretta del Governo sul Natale. Se non fosse intervenuto lo sceriffo oggi la regione avrebbe potuto passare in zona gialla per effetto della scadenza della precedente ordinanza del Ministero della Salute.

Continua la protesta

I ristoratori e gestori di bar non ci stanno e da ieri sono in protesta. Questa mattina hanno di nuovo bloccato il lungomare e la vicina via Chiatamone a Napoli. I manifestanti hanno sistemato dei new jersey di plastica in modo da bloccare la strada. Le forze dell’ordine hanno interdetto al traffico il tratto del lungomare di via Caracciolo che costeggia la Villa Comunale alla luce del blocco stradale dei commercianti e ristoratori. Inevitabili le ripercussioni sul traffico veicolare in tutta la zona di Chiaia. I ristoratori, che lamentano l’assenza di preavviso con la quale il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha deciso la proroga della zona arancione quando ormai si stavano già preparando per il rientro in zona gialla, chiedono il ritiro dell’ordinanza firmata ieri. “E’ una dittatura, quest’ordinanza dev’essere assolutamente revocata, situazione inammissibile, noi vogliamo soltanto lavorare. E’ stata chiesta udienza al governatore diverse volte. Il vicario del Prefetto ha ascoltato le nostre rimostranze, gli avevamo chiesto di farci lavorare almeno fino al 23. La merce acquistata per questi giorni adesso che fine farà?”. Leggi anche: Nuova ordinanza De Luca, anche la sua città si ribella: tutti in centro, scoppia la polemica sui social Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo
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