Dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale, la numero 163 del 30 giugno 2020, del Decreto interministeriale del 2 marzo 2020, sul reddito di cittadinanza entra in operatività una misura già prevista dalla Legge sull'Rdc.

Questa non era mai messa in atto fino ad oggi proprio a causa dell'assenza del relativo decreto di attuazione.

Decurtazione del reddito di cittadinanza, quando si verifica

Si tratta, nello specifico, della decurtazione del reddito di cittadinanza, caricato sulla carta Postepay Rdc di Poste Italiane.

Succede quando l'importo mensile riconosciuto non è speso oppure non è prelevato entro il mese solare successivo a quello di accredito. Lo riporta il sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Taglio sussidio del 20% con due verifiche, mensile e semestrale

Nel dettaglio, sugli importi del reddito di cittadinanza, il Decreto interministeriale del 2 marzo 2020 rende operative le due decurtazioni sul sussidio non speso su base semestrale e su base mensile.

Il taglio mensile è pari al 20% del beneficio erogato, al netto di eventuali arretrati del reddito di cittadinanza che sono stati erogati nel corso del periodo di riferimento.

Perché il reddito di cittadinanza sarà decurtato?

La decurtazione è chiaramente una penalizzazione per i percettori di reddito di cittadinanza, ma ha il suo perché.

Il sussidio nasce infatti per aiutare le famiglie in stato di bisogno, e quindi non spenderlo tutto entro il mese successivo per l'acquisto e per il pagamento di beni e di servizi primari sarebbe paradossale.

Per non finire nella tagliola del 20% basta spendere tutto l'Rdc entro la fine del mese successivo nella maniera corretta, ovverosia pagando con bonifico, 1 al mese, la rata del mutuo o il canone di affitto, prelevando contante nei limiti previsti e, tra l'altro, facendo la spesa ed acquistando farmaci al bisogno. Fonte: Trend Online Leggi anche Una bomba sul reddito di cittadinanza: lo eliminano Metti like alla pagina 41esimoparallelo e iscriviti al gruppo 41esimoparallelo

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