La Regione Liguria chiede un'adeguata tutela penale per il personale sanitario al momento impegnato nella campagna vaccinale antiCovid. Il consiglio regionale della Liguria attraverso un ordine del giorno chiede una tutela penale per i sanitari.
La mozione al Consiglio della Regione Liguria
Il documento presentato dal Capogruppo della Lega Stefano Mai chiede una tutela penale per il personale sanitario.
La mozione è approvata con 21 voti a favore di Lega, Cambiamo!, Forza Italia, Liguria Popolare e Pd. Nel votare la mozione gli astenuti sono FDL, Lista Sansa, M5s e Linea Condivisa.
Il documento di Mai impegna la Giunta Toti a diventare parte attiva presso la Conferenza Stato - Regioni.
Toti dovrà assicurarsi che vengano quindi predisposti "idonei interventi legislativi che garantiscano ai sanitari vaccinatori una adeguata tutela penale relativa all'attività di somministrazione delle dosi. Una semplificazione del consenso informato e una qualificazione delle nuove categorie ammesse alla campagna vaccinale".
Nel frattempo Fratelli D'Italia si smarca dalla maggioranza in quanto si tratta di un tema non di competenza regionale, ma di competenza statale.
Nel frattempo Draghi fa felice la Regione Campania
Draghi fa felice De Luca. Vincere la partita relativa all'utilizzo dei fondi che arriveranno dell'Europa, in particolare nel sud del Paese, ed eliminare il divario fra nord e meridione "puo' essere un passo verso il recupero della fiducia nella legalita' e nelle istituzioni, siano esse la scuola, la sanita' o la giustizia".
Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Mario Draghi, intervenendo all'iniziativa "Sud - progetti per ripartire".
E ancora
"La giornata di oggi e' un primo passo di una campagna di ascolto" sul Mezzogiorno che il governo intende avviare.
Il presidente del consiglio Mario DRAGHI, intervenendo al convegno sul Sud organizzato dalla ministra Mara Carfagna, ricorda che per il governo da lui presieduto l'impegno sul rilancio del Mezzogiorno e' prioritario.
"Il programma Next Generation Eu prevede 191,5 miliardi da spendere entro il 2026" fondi che consentiranno di "rafforzare la coesione territoriale in Europa e favorire la transizione digitale ed ecologica".
Ciò significa - osserva il presidente del consiglio, "far ripartire il processo di convergenza tra Mezzogiorno e centro-Nord che è fermo da decenni. Anzi, dagli inizi degli anni '70 a oggi è grandemente peggiorato".
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