Vaccini, Astrazeneca: in Campania la ripresa è "timida". Solo il 64% dei convocati ha risposto alla chiamata. Su 264 convocati si sono presentati solo 202. La paura è ancora nell'aria.
Vaccini, ancora paura dell'Astrazeneca
Affluenza timida a Napoli per la ripartenza delle vaccinazioni Astrazeneca, in particolare tra i docenti e il personale amministrativo di scuole e universita'.
Oggi alla Stazione Marittima l'Asl Napoli 1 ha convocato 421 cittadini del settore scolastico e se ne sono presentati 272, il 64,61%. I medici hanno quindi somministrato 272 dosi di cui 256 AstraZeneca e 16 Pfizer.
Gli assenti sono 145, in sei, invece, sono andati al centro vaccinale e hanno rifiutato la somministrazione. Meglio l'affluenza nel pomeriggio, quando erano convocati poliziotti e vigili del fuoco: su 264 convocati, si sono presentati in 202 il 76,52%.
Sono state quindi somministrate 176 dosi di AstraZeneca e 20 di Pfizer. In 6 si sono presentati e hanno rifiutato, 62 sono invece gli assenti. Domani si prosegue con lo stesso ritmo di convocati.
Alla Mostra d'Oltremare, invece, boom di "fragili", partiti oggi: gli 800 convocati per la prima dose Pfizer si sono presentati tutti. Tra i 120 convocati per il richiamo over 80 sono stati presenti in 100 , l'83,33%.
Muore dopo il vaccino, la famiglia: "Basta chiacchiere, vogliamo giustizia"
Muore dopo il vaccino, la famiglia: "Basta chiacchiere, vogliamo giustizia". Il legale fa sapere che i suoi assistiti vogliono andare a fondo nella faccenda.
"Vogliamo giustizia, vogliamo capire le motivazioni. Delle persone sono morte e tutte con la stessa patologia, trombosi, non può essere una coincidenza".
Così l'avvocato Nicola Barbatelli, legale dei familiari di Sonia Battaglia, la 54enne di San Sebastiano al Vesuvio (NAPOLI) morta ieri all'Ospedale del Mare di NAPOLI dove era ricoverata da diversi giorni.
Secondo i familiari della donna, il decesso è legato alla somministrazione di una dose di vaccino Astrazeneca del lotto Abv5811, avvenuta lo scorso 1° marzo.
"Lei era sana - ha raccontato l'avvocato - e i medici della terapia intensiva hanno spiegato che non hanno mai visto un caso del genere. L'esclusione di altre patologie non fa altro che presupporre che sia stato il vaccino, anche per altri eventi che si sono registrati nel mondo".Quando la donna era ancora viva, ha spiegato l'avvocato, "abbiamo presentato una denuncia per lesioni colpose sia nei confronti del Ministero della Salute, per la correlazione con il vaccino, che contro il 118 per la mancata tempestività.
Da lesioni, ora siamo arrivati a omicidio colposo. La Procura di Nola sta avviando le indagini, nel frattempo siamo stati convocati dai Carabinieri di San Sebastiano e abbiamo portato la documentazione relativa alla somministrazione del vaccino".
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