L'emergenza Covid in Italia, negli ultimi giorni, sta prendendo una piega positiva. Complici il numero dei vaccinati in aumento e la bella stagione in arrivo. Di questo e di altro ha parlato Matteo Bassetti nel corso del suo intervento a "L'aria che tira" in onda su La7.
Emergenza Covid, la situazione in Italia
Il direttore della clinica di Malattie Infettive dell'ospedale San Martino di Genova ha detto la sua circa l'attuale emergenza Covid italiana. Dichiarazioni, sulla base della situazione epidemiologica, ottimistiche che fanno ben sperare per i prossimi mesi.
"Io guardo alla realtà che mi trovo di fronte ogni mattina. Ho quasi 15 posti liberi su 24, quindi vuol dire che i reparti si stanno progressivamente svuotando e i ricoveri delle persone più anziane stanno diminuendo anche grazie all'effetto della vaccinazione" ha dichiarato Bassetti in tv.
Invitando, però, tutti a contenere l'entusiasmo
: "Non è tutto finito, ci saranno altre settimane difficili, ma io guardo i numeri e questi numeri li discuto con la mia Regione, con la quale e per la quale lavoro". Non è mancata una stoccata a Galli sul tema delle
riaperture:
"Chi come me passa la propria vita a lavorare insieme alla propria regione forse ha una maggiore idea rispetto a chi invece lavora contro la propria regione. Altri forse lavorano più per sé e meno per le loro regioni e i loro ospedali".
Sistema dei colori e riaperture
Dal 26 aprile saranno allentate le restrizioni. Bassetti supporta le scelte del governo del premier Draghi:
"Se i contagi non funzionano abbiamo il sistema dei colori, non è che dal 26 aprile viene spento il sistema dei colori. Fondamentalmente vale il concetto che se c'è un'area dove la situazione non va, scatta la zona rossa. Quindi non è cambiato niente rispetto a quello che abbiamo fatto per tutto l'inverno".
L'infettivologo fa chiarezza sul modus operandi e sulla collaborazione tra esperti e politica, ponendo l'accento sui responsabili delle scelte:
"Noi non possiamo non vedere una situazione epidemiologica diversa da un mese fa, noi diamo dei suggerimenti tecnici, poi chi decide è la politica".
Quindi Bassetti aggiunge ancora:
"Io non mi sento di criticare la decisione di Draghi, che mi sembra di buon senso e presa in base a quello che gli è stato suggerito da tanti medici. La politica è mediazione, è chiaro che un epidemiologo vorrebbe riaprire a rischio zero, ma il Paese non può aspettare a ottobre-novembre per riaprire".
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