Daniele Bennati parla solo su Instagram, il dramma di Alex Zanardi lo ha colpito profondamente, fa sapere che è giusto rispettare il dolore della famiglia, tuttavia si affida al social per un breve quanto significativo pensiero.
Le dichiarazioni
«Alex, ancora non ci credo, nessuno ci crede, poco prima di quella maledetta semicurva avevi detto: ragazzi, oggi è uno dei più bei giorni della mia vita, ed io pensavo la stessa cosa, tutti coloro che ti scortavano verso Montalcino pensavano la stessa identica cosa, perché tu questo sai fare: trasmettere felicità, positività e allegria. Siamo tutti con te Alex».
Bennati, ciclista professionista di valore che ha chiuso l’attività agonistica da poco, è legato da amicizia ad Alex Zanardi e normale che sia rimasto scosso dopo questo terribile incidente. Al telefono rintracciamo Enrico Fabianelli, nato in Brasile ma castiglionese da sempre. Trentasei anni, fa parte del gruppo di Alex Zanardi, Obiettivo 3, con la Staffetta Tricolore partita dal nord Italia il 12 giugno e che doveva concludere il viaggio il 28 giugno a Santa Maria di Leuca.
Il racconto
Sentiamo Enrico, atleta di ciclismo paralimpico: «Era stata una bellissima giornata, lo aveva sottolineato anche Alex. Per me poi passare da Castiglion Fiorentino, l’accoglienza della gente, ero felice. Tanta gente a salutarci che ha capito il messaggio che vogliamo lanciare, quello della rinascita e tengo a sottolineare se qualcuno non l’ha capito che la nostra non era una gara».
Poi in un attimo dalla festa al dramma: «Dopo Pienza, scendendo verso San Quirico d’Orcia io ero leggermente indietro rispetto a Zanardi, quindi non ho visto l’incidente, ma sono arrivato poco dopo ed è stata una scena terribile. In un attimo è cambiato il mondo. E dire che pregustavamo già la conclusione di una splendida giornata nei pressi di Montalcino, ormai mancava poco».
L'emozione
Poi Enrico, che nella vita fa il carrozziere, parla con emozione del grande campione paralimpico e prima pilota di valore nell’automobilismo: «Da quando l’ho conosciuto si è subito creato un bel rapporto fra noi. E’ una persona eccezionale, semplice, di grandi valori. Come lo vedi in tivù e come è nella vita. E’ disponibile con tutti, non si nega a nessuno per una foto, un selfie, due parole. E’ ben diverso da quelli che fanno i divi, lui è un campione e un uomo vero».
Conclude Enrico Fabianelli: «Adesso speriamo che Alex compia un’altra prodezza e superi questo nuovo momento terribile». Ancora sconvolto, Mario Agnelli, il sindaco di Castiglion Fiorentino, appassionatissimo di sport e che aveva organizzato insieme ai suoi collaboratori il passaggio dal suggestivo paese della Valdichiana: «Continuo a non avere parole. Era stato tutto troppo bello e ora siamo qui tutti preoccupati per le sorti di Zanardi». (La Nazione)
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