Caos a Live non è la D'Urso. Battibecco a Live – Non è la D'Urso, con protagoniste due primedonne senza peli sulla lingua.
Nella puntata del 20 settembre si sono scontrate Alba Parietti e Caterina Collovati, nell'ambito di un dibattito che si è concentrato sull'esposizione del corpo femminile sui social, tra body shaming e filtri Instagram, ponendo a confronto chi nasconde le imperfezioni e chi le mostra con orgoglio.
La Collovati, che già via social aveva criticato lo scatto con le forme di Arisa in primo piano, è tornata ad attaccare la cantante: "Quella è la foto di un pube, si piace a gambe aperte?". La sua posizione non è piaciuta alla Parietti:
Sei molto più volgare tu ora. Tu dici "colleghe", ma non ho ancora capito che lavoro fai.
Lo scontro tra Caterina Collovati e Alba Parietti
A quel punto, è scoppiata la bagarre, a colpi di insulti: "Nemmeno io ho capito che lavoro fai tu", ha incalzato la Collovati.
"Sei passata dagli sgabelli, oggi commenti cronaca nera e tre minuti ti metti in bagno per fare una foto. Dobbiamo ascoltare continuamente i tuoi vaniloqui. La tua arroganza è nota. Pensa a fotografarti meno". Non meno sferzante è stata la Parietti:
Hai mai pensato di andare da un analista bravo? Stai dando uno spettacolo terribile, basso livello. Un discorso da sciacqualattughe… Discutere con te non mi fa onore, preferisco chiuderla qua.
Il retroscena: c'entra il coronavirus
Tra le due, del resto, ci sono vecchie ruggini. A maggio 2020, Caterina Collovati si era risentita con la Parietti, che aveva contratto il coronavirus ed era risultata positiva dopo un'ospitata a Live – Non è la D'Urso in cui era presente anche la giornalista:
"Se Alba Parietti si erge a scrupolosa cittadina, consapevole più degli scienziati della gravità del virus, le ricordo che ha compiuto un’azione molto grave, visto che esisteva l’obbligo di segnalare i casi e di mettere in allerta i contatti avuti".
La risposta di Alba non si era fatta attendere:
Mi tocca mio malgrado di occuparmi di una persona per la quale non nutro nessuna stima. Io mi sono ammalata inconsapevolmente, senza potere avere diagnosi come quasi tutti, nonostante le enormi attenzioni e precauzioni. (…)
Non c’erano protocolli di comportamento, ho mantenuto dopo distanziamento sociale e tutto ciò che potevo, infatti i miei più stretti collaboratori non sono stati contagiati nonostante la convivenza.
Nel caso specifico della signora Collovati mi limito a dire che da lei il distanziamento l’ho praticato molto prima del coronavirus perché la ritengo una persona insopportabile, cattiva d’animo e poco intelligente. (Fanpage)
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