“Stop alla scuola in Campania”. Il Tar della Campania ha dato ragione alla Regione per lo stop temporaneo alla didattica in presenza.
I decreti sulla scuola
Con i decreti numero 1921 e 1922 appena pubblicati, i giudici amministrativi hanno respinto i ricorsi rispetto l'ordinanza regionale 79/2020 con la quale e' stato disposto l'obbligo di svolgimento dell'attivita' didattica "a distanza".
Rilevando tra l'altro che la Regione ha "esaurientemente documentato l'istruttoria sulla base della quale ha inteso emanare la gravosa misura sospensiva; dando conto, in particolare, quanto alla idoneita' della misura adottata, della correlazione tra aumento dei casi di positivita' al Covid-19 e frequenza scolastica (verificata non solo limitatamente alla sede intrascolastica, ma anche con riguardo ai contatti sociali necessariamente "indotti" dalla didattica in presenza). Nonche' della diffusivita' esponenziale del contagio medesimo ". (AGI)
Il sindaco di Napoli attacca di nuovo De Luca: “Il problema non è Halloween”
Il sindaco di Napoli torna all’attacco. “Rispetto ad Halloween penso alla difficoltà che stanno avendo i nostri bambini in questo momento e nei loro confronti bisogna avere un linguaggio più attento perché pochi si preoccupano della tenuta psicologica del nostro Paese e soprattutto dei più fragili e quindi penso bisogna fare più attenzione.
E ancora aggiunge
Sono molto sconcertato un tema molto serio a cui il Presidente non risponde: il problema non è Halloween, la scuola che abbiamo chiuso unici in Italia che dimostra una bandiera bianca di tenuta ma sono i dati sanitari.
Io sono critico per questo perché dopo nove mesi devo essere sincero io mi aspetto da chi ha la responsabilità della sanità regionale dia queste risposte…
Mi sembra evidente che noi tra un po’ chiuderemo tutto, tra 10 giorni con i numeri che aumentano chiudiamo tutto”. Lo dichiara il sindaco di Napoli Luigi de Magistris a Tv8.
“Se posso avere qualche secondo per spiegare a Napoli e in Campania in questo momento la situazione è: Noi abbiamo poco più di 100 posti di intensiva dedicati al Covid su 6 milioni e mezzo di abitanti – ha aggiunto –
Non c’è un medico che assista da un punto di vista domiciliare e quindi le persone tendono ad andare negli ospedali.
La medicina territoriale e la ASL non riescono più a tracciare i positivi quindi per un tampone si aspetta giorni non si ha più il controllo epidemiologico e stiamo per capirci all’autogestione della pandemia affidata al buon senso delle persone.
I tamponi
Sono pochi rispetto alle altre regioni e noi parliamo di Halloween, parliamo della scuola…Io sono critico per questo perché dopo nove mesi devo essere sincero io mi aspetto da chi ha la responsabilità della sanità regionale dia queste risposte…
Mi sembra evidente che noi tra un po’ chiuderemo tutto, tra 10 giorni con i numeri che aumentano chiudiamo tutto”. (Pol)
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